☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
ott 29 2014

Ristorante Is Cannas – Cagliari

 Scritto da Jesus | | Commenta

Is Cannas - Interno

Is Cannas – Interno

 

Dalle nostre torri, riusciamo a scorgere il vicino orizzonte. E già prima di esso, quando Lucifero annuncia l’arrivo del carro di Apollo, una feconda brezza muove schiere di soldati sul confine dell’acqua, rivolte verso Est. Ciascuno di questi si confonde e marcia avvolto in una foschia che non è reale. Da Nord verso Sud, la nebbia confonde le coscienze, obbliga i sentimenti, distoglie lo sguardo da verità consumate, rendendoci vili e schiavi; piegati al mare, piegati verso il mare ma mai desiderosi di navigarlo, costretti da catene che ci ostiniamo a non vedere, fintanto che il vento continuerà a spazzare la nebbia che non c’è, che Eolo per dispetto ha voluto rubarci.
 

Is Cannas - Antipasti

Is Cannas – Antipasti

 

Di qui ancora, quante volte abbiamo sentito questi discorsi, con prosa decisamente più colorita, da parte dell’Ing. Marrocu. Oggi destiniamo noi stessi  fin dove le canne possono osservarsi, se non altro nell’insegna di un ristorante, “Is Cannas” per l’appunto, in quel di Via Newton, in Cagliari.
La sera del 21 Settembre, trenta gradi ancora, il Triumvirato della ristorazione sarda alzava nuovamente lo sguardo verso un nuovo orizzonte della cucina. Testare, provare, sperimentare è il loro credo, alla intemerata, ostinata ricerca della loro passione. Alle ore 21 esatte, i Burricchi, potevano varcare la soglia del ristorante.
 

Is Cannas - Insalata di polpo

Is Cannas – Insalata di polpo

 

E’ in qualche modo elegante l’atmosfera che si respira all’interno del ristorante “Is Cannas”. Gli spazi sono ampi, ma intelligentemente suddivisi sulla base di una complessa topologia, che si estende dall’esteso balcone centrale, diramandosi poi nella zona pizzeria e ricevimenti, fino ad una sala più intima, confinata da drappeggi bianchi e qualificata, nell’arredo, da tovagliame raffinato chiaro. Ricercata eleganza che, ahimè, viene subitamente compromessa dalla insensata disposizione di alcuni antiestetici pannelli azzurri, collocati in modo da rendersi visibili al di là delle vetrate divisorie. Per il resto, qualche gradevole elemento rustico fa capolino ad addolcire una impostazione di stampo moderno.
 

Is Cannas - Frittelle

Is Cannas – Frittelle

 


Ci accomodiamo quindi alla tavola, discretamente ed elegantemente imbandita, e non molto tempo intercorre prima di essere raggiunti dal cameriere, anche in virtù della esigua presenza in sala di ulteriori astanti, la domenica sera. Grande emozione per l’asinina tavolata, allorquando il Raschione, sorprendentemente per le sue abitudini, ordinava per sé acqua frizzante in luogo della sua solita “liscia naturale”, mentre la scelta del vino ricadeva su un meno inatteso Vermentino di Gallura DOCG “I Graniti di Pedra Majore” della omonima cantina di Calangianus.
 

Is Cannas - Guazzetto di cozze

Is Cannas – Guazzetto di cozze

 

Riguardo l’articolarsi della nostra cena, per non poco Jesus e il Raschione hanno dovuto osteggiare un’insensata voglia di “bisteccone” al sangue, da parte dell’Ing.Marrocu. La difficile mediazione si concludeva, invero, con l’ordine di una serie di antipasti di mare, seguiti poi da un astice alla catalana e dai dolci. Nello specifico gli antipasti si sviluppavano con una serie di sette portate, di semplice e tradizionale fattura, comunque gradevoli in termini di genuinità degli ingredienti e gusto finale; a conti fatti, quindi, entrée piuttosto abbondanti. Quest’ultimo dettaglio, a beneficio di chiunque faccia particolare affidamento sul rapporto quantità/prezzo, nell’ottica della personale scala di valori alimentari.
 

Is Cannas - Astice

Is Cannas – Astice

 

Prima degli antipasti, non possiamo però non citare un gradevole preludio mandibolare, determinato dalla presenza in tavola di un cestino di pane e di ottimi tranci di focaccia, probabilmente generati dal forno dell’integrata pizzeria.
Quindi: peperoncini ripieni con pastella di tonno e capperi; tonno alla catalana; insalata di gamberi, sedano e pomodorini; scabecciu di gattuccio di mare; insalata di polpo con riduzione di aceto balsamico; frittelle di verdure (zucchine melanzane) accompagnata da polpette di manzo, per finire con un buon guazzetto di cozze in bianco. Tutti i piatti venivano decorati da scenografiche foglie di sedano. Scenografiche, per lo meno, per il contrasto di colore determinato dalla fotocamera digitale Nokia. Imbarazzo generale per certe discutibili concessioni all’etichetta presidenziale, in virtù della assenza di adeguata quantità di tovagliame: «Jesus, ma ti stai pulendo le mani con il pane? Sei un animale!».
 

Is Cannas - Dolce

Is Cannas – Dolce

 


Meno gradevole il gusto dell’astice alla catalana o, più precisamente, dell’astice ricoperto da cipolle bianche grossolanamente affettate, mentre sulla stessa linea si mantenevano i dolci:  millesfoglie con crema chantilly per il Raschione, sorbetto al limone per Jesus e per l’Ing. Marrocu.
La cena si concludeva quindi con due caffè e nessun amaro. Costo complessivo della serata 32€ cadauno, giudicabili coerenti con il giusto ideale dovuto. Nella valutazione complessiva, includiamo un giusto numero di escursioni di Jesus verso le toilette, per rimuovere le macchie di astice, accumulate all over his body.


Il ristorante “Is Cannas”, oltre alle componenti pizzeria e barbecue, offre una cucina semplice e a tratti gradevole, oltre che una ambientazione informale ma elegante. Due burricchi pieni.

 


VALUTAZIONE “Is Cannas”: Due Burricchi.
Ristorante Is Cannas Indirizzo: Via Newton 11, Cagliari
Telefono: 070489639    [mostra in google maps]
 

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ott 23 2014

Ristorante Da Dedoni – Cagliari

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta

Dedoni - Interno

Dedoni – Interno

 

Si affaccia, indietreggia, tiene il passo; si nasconde all’angolo, osserva chi passa, intravede chi lo scorge da di qua del suo sguardo. Cammina presso ai muri per non dare nell’occhio, si ferma e borbotta qualcosa; gioca con il cellulare, risponde, simula una chiamata, si guarda intorno e riprende il cammino. Scruta in fondo ai vicoli, analizza i dettagli, con distacco si lascia trasportare dai profumi della Via, veloce ricompila per sé la ricetta più prossima alla sua memoria.  Rianalizza gli ingredienti, ricompone il tutto, trasfigura, miscela e, pletorico, con platonica soddisfazione personale, sentenzia infine il suo verdetto: «qui ci vorrebbe un “Costamolino”»! E’ il professionista delle ciccionate, il guru del mangiar bene, il sofisticato gourmet al di sopra del gusto comune, il solare Dio Apollo, fiammeggiante nel firmamento della Scuola di Pirri. Insomma, il Burriccu DOC.
 

Dedoni - Antipasti

Dedoni – Antipasti

 

Otto Settembre. Agosto alle nostre spalle, l’Estate ancora ci rincorre, l’afa ci abbraccia prepotente, come una donna che non può fare a meno di te. Sembrerebbe che noi, invero, possiamo fare a meno delle donne – almeno per quest’oggi -, e la serata all-screwdrivers, tanto per cambiare, è presto organizzata. Jesus, il Raschione Ettore e l’Ing. Marrocu si danno appuntamento in quel di Via Angioy, in Cagliari. Luogo del contendere, il Ristorante “Da Dedoni”, di recente cittadina apertura. Dall’eccellente punto di parcheggio, con maestria conquistato dal Raschione Ettore, fino alla posizione in cui avrebbero poi incontrato il puntuale Ingegner Marrocu (che non con eguale rettitudine aveva intanto alloggiato il suo motociclo, giusto in fronte al locale), possono i Donkeys apprezzare pregi e difetti della Cagliari sedicente colta e culturale. Da uno scorcio urbano pittoresco e seducente, fino al pestilenziale fragu de aliga che come un fulmine a ciel sereno ti trafigge, quando ti avvicini ai cassonetti straripanti di umana beltà. Ahimè!
Alle ore 21, il Triumvirato della ristorazione sarda, in formazione tipo, poteva finalmente varcare la soglia del locale.
 

Dedoni - Fantasia di pesce spada e bottarga

Dedoni – Fantasia di pesce spada e bottarga

 

Il ristorante è strutturalmente organizzato su una topologia a forma di martello. Dal disimpegno d’ingresso, caratterizzato da una prima concentrazione laterale di coperti a ridosso della vetrina che dà sulla strada e da un bancone d’angolo, ci si immette in una sorta di largo corridoio, con due lunghe file di tavoli periodicamente disposti a ridosso delle pareti. La distribuzione dei tavoli, segue idealmente il percorso tracciato da una sorta di controsoffitto lineare color nocciola, che cela dentro di sé l’impianto di condizionamento centrale, e concentra ai suoi lati numerosi punti luce.
L’impatto estetico complessivo, in equilibrio tra uno stile moderno e minimalista, è a nostro parere piuttosto disarmonico, anche in virtù di una inelegante pavimentazione chiara, composita di piccole pianelle quadrate, che seguono pedissequamente la traccia longitudinale della sala. Con una pavimentazione più moderna color cotto, o false arcate spezzanti la monotona continuità della sala, tutta l’atmosfera di certo ne avrebbe da giovare.
 

Dedini - Fregola ai frutti di mare

Dedini – Fregola ai frutti di mare

 

Pochi gli astanti presenti – uno dei quali a fine serata si congederà dalle sue ospiti swinging from the chandeliers -, il servizio era tenuto dal titolare e da un altro cameriere. Sbrigativamente veniamo introdotti agli antipasti, che saranno in tavola esattamente tre minuti dopo il loro ordine! Contestualmente richiediamo un primo comune e scegliamo il vino: dapprima un Vermentino di Gallura DOCG Superiore “Cucaione” di Piero Mancini, seguito poi da un DOC “Olianas”, di identico uvaggio, direttamente estrapolato dall’Ing.Marrocu dopo una delle sue celebri escursioni in pellegrinaggio verso la vetrina dei vini.
 

Dedoni - Astice alla catalana

Dedoni – Astice alla catalana

 

Gli antipasti si componevano di una serie di cinque portate, di cucina piuttosto semplice i quali, per quattro quinti, non ci hanno particolarmente stupito in ordine alla fantasia e alla ricercatezza realizzativa: tonno con olio e cipolle; tranci di salmone in umido con pomodori e olive; polpetti alla diavola; insalata di polpo con patate e prezzemolo; fantasia di carpaccio di pesce spada con cuore centrale di bottarga a scaglie su letto di radicchio. Il primo piatto comune, era invece una fregola ai frutti di mare, con base di pasta industriale e condimento di cozze, gamberi e seppie, almeno da quello che siamo riusciti a carpire visivamente, olfattivamente e a livello gustativo…
 

Dedoni - Cruditè di frutta

Dedoni – Cruditè di frutta

Dedoni - Profiterol

Dedoni – Profiterol

 

Non ancora pienamente soddisfatti, sceglievamo di proseguire la cena con un secondo piatto. Nella fattispecie, due astici di piccola pezzatura cucinati alla pseudo-catalana con olio, cipolle bianche, pomodorini e decoro di foglie di sedano. Gusto complessivo, comunque non entusiasmante. Prima dell’arrivo degli astici c’è stato un rinfrescante intermezzo di verdure in pinzimonio (finocchio, ravanelli e pomodorini).
 

Dedoni - Dolcetti sardi

Dedoni – Dolcetti sardi

 

Infine i dolci: profiterol al gelato di cioccolato per il Raschione, cruditè di frutta esotica, con ananas e Kiwi per l’Ing.Marrocu, dieta per Jesus. I primi dolci sono stati seguiti poi da un assortimento di dolcetti sardi classici, offerti dalla casa, accompagnati da un moscato di produzione locale, con gradazione più simile a quella del fil’e ferru piuttosto che del moscato!
Il pasto si concludeva qui. Costo complessivo della cena, 48 euro cadauno, da giudicarsi un 20% superiori rispetto al giusto dovuto, in funzione di qualità del servizio e della cucina di sufficiente valore ma, complessivamente, non particolarmente brillanti, almeno nella serata descritta.

 

Il nome è in qualche modo altisonante per la ristorazione cagliaritana. La cucina è semplice e l’ambientazione senza troppe pretese. Ideale per cene non troppo impegnative, o per uscire con due ragazze contemporaneamente, per poi però ubriacarvi, venire deriso dalle due, e non riuscire a concludere nulla. Due burricchi, meno meno meno.

 


VALUTAZIONE “Da Dedoni”: Due Burricchi.
Ristorante Da Dedoni Indirizzo: Via Angioy 82, Cagliari
Telefono: 331.9652166    [mostra in google maps]
 

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ott 20 2014

Ristorante Sapore di sale da Gina – Gonnesa

 Scritto da Jesus | | Commenta

Da Gina - Crepuscolo

Da Gina – Crepuscolo

 

Sapore di sale. Sì è quello il sapore, ma non ci va di parafrasare Gino in onore a Gina. Citeremo invece Battiato: “il mio maestro mi insegnò come è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire”. E mirando l’immagine di Plagemesu al crepuscolo, in mese d’Ottobre, non riusciamo a pensare al caldo torrido che era, che è ancora e che ancora ci stordisce al sole di mezzogiorno. Non riusciamo a vedere le vele e le onde al di qua dell’orizzonte, ma già impazienti guardiano alla nuova stagione, alla nuova Estate e a un nuovo sole, senza riuscire a godere il presente che forse più bello sarà del prossimo.
E da qui forse possiamo partire, per affrontare una nuova recensione, senza consapevolezza e senza bramare nulla di più che finire subito.
 

Da Gina - Veranda

Da Gina – Veranda

 

Il mese Agosto, il giorno diciotto. Appena dopo le vacanze di ferragosto, in terra barbaricina, Jesus e il Raschione Ettore, anzi… soprattutto quest’ultimo, organizzano all’improvviso una gita nel Sulcis.
Corre il Raschione sulla statale, e quasi si dimentica di raccogliere per strada l’Ing.Marrocu, che approfittava della nostra traiettoria per lanciarsi, in corsa, sul treno free-cost verso Gonnesa. Corre il Raschione, e lo fa per arrivare per tempo all’appuntamento. L’appuntamento era con l’amica dei Donkeys Martina (celebre blogger sardo-continentale) e con altri due amici, i quali daranno forfet all’ultimo minuto.
Corre il Raschione e ovviamente, come suo solito, ci fa arrivare con mezz’ora di anticipo, rispetto agli altri ospiti; tanto che i due Ingegneri, giusto per ammazzare il tempo, maldestramente si dedicavano all’arte della fotografia, pur non sapendo minimamente impostare i parametri della reflex in condizioni di scarsa luminosità.
 

Da Gina - Antipasti

Da Gina – Antipasti

 

E’ meravigliosa l’ambientazione naturale in cui è collocato il ristorante “Sapore di Sale – Da Gina” in quel di Gonnesa (CI). A pochi metri dal mare, nella spiaggia di Plagemesu. La struttura è in tutta apparenza una sorta di prefabbricato in legno, con un corpo quadrato centrale che contiene la cucina e sala principale, ampliato con una veranda perimetrale esterna, caratterizzata da pavimentazione traballante in laminato e finestre in plexiglass. L’ambientazione è molto rustica, concettualmente estremizzante le fattezze di una vecchia trattoria. Francamente, lo spettacolo che si gode pochi centimetri più in là delle pareti, meriterebbe maggiore attenzione e cura per i dettagli estetici. Cura che non possiamo invero individuare nel sistema di calmieramento termico-ambientale. Detto in parole semplici e ragionate: pitticca sa basca!
 

Da Gina - Guazzetto di cozze

Guazzetto di cozze

Da Gina - Insalata di polpo

Insalata di polpo

 

Lunedì sera. Nonostante questo, la sala è piena. Una volta accomodati al tavolo, è difficile farci notare dal personale, tanto che il mandrone Jesus si vedrà costretto a provvedere lui stesso, dapprima a recuperare il menù, poi a richiamare l’attenzione della cameriera. Alla fine della fiera il servizio si rivelerà non all’altezza, non tanto per la notevole lentezza – in qualche modo giustificata dal numero di avventori – ma, ancora una volta, per la mancanza di attenzione per i dettagli, come il non ritirare le forchette sporche ogni cambio di piatti.
 

Da Gina - Fregola con arselle

Da Gina – Fregola con arselle

 

La cucina di “Gina”, oltre che il comparto pizzeria, è quella rustica tradizionale di mare, con qualche piccola variante rispetto a quello a cui siamo abituati in quel del cagliaritano. Nulla è concesso a sofisticazioni, fantasia e raffinatezza estetica dei piatti. Dalla carta dei vini, riusciamo ad estrarre una bottiglia di Vermentino di Sardegna DOCG “Funtanaliras” della cantina del Vermentino Monti. Rituale dell’assaggio del vino, avvenuto in un contesto ambientale di dissacrante chiassosità.
Ordiniamo la degustazione di antipasti di mare e, contestualmente, i primi piatti. Gli antipasti erano composti da sei portate che nel complesso, ahimè, a nostro parere non si riveleranno particolarmente degne di nota.
 

Da Gina - Spaghetti all'astice

Da Gina – Spaghetti all’astice

 

La degustazione – secondo i nostri ricordi e i dati che abbiamo registrato – si componeva nello specifico di: frittelle ai frutti di mare; tonno con pomodoro e cipolle; burrida; insalata di pesce spada con carote e sedano; insalata di polpo con peperoni, olive e prezzemolo; guazzetto di cozze.
Un po’ meglio andavano i primi piatti: fregola con le arselle – comunque in tutta apparenza cucinata con pasta industriale -, e spaghetti all’astice. Legato a quest’ultima pietanza, nessun particolare evento tellurico è da segnalare nei confronti degli indumenti dei commensali di Jesus. Dapprima questi deridevano il Burriccu per l’essersi dotato di bavaglino artigianale, per poi seguirlo ed imitarlo onde salvaguardare la propria dignità! Ancora discreti i secondi: gamberoni alla griglia con brunoise centrale di pomodorini e condimento forzato di prezzemolo; seppiette alla griglia con identico condimento.
 

Da Gina - Gamberoni

Da Gina – Gamberoni

Da Gina - Seppie arrosto

Da Gina – Seppie

 

Al termine del pasto quindi, non rimanendo particolarmente allettati dalla proposta dei dolci, ma anche già satolli date le generose porzioni di primo, i 4/5 della comitiva si lanciava su un sorbetto al limone, anch’esso da registrarsi come non impeccabile in fase di realizzazione.
La cena si concludeva con caffè e amari, ordinati e arrivati dopo la prima istanza di conto, quindi aggiunti successivamente alla richiesta del pagamento. Quest’ultimo dettaglio ha stizzito non poco l’Ing.Marrocu, che forse riteneva procedura elegante che a quel punto gli amari ci venissero offerti tanto che, abbandonato già il locale, decideva poi di tornare indietro per recuperare il secondo scontrino.
Costo finale del pasto, 34 euro cadauno, da giudicarsi limabili per qualche euro in difetto, rispetto al giusto dovuto.

 

Certamente splendida l’ambientazione, non adeguatamente valorizzata dalla struttura del ristorante, la cucina del “Sapore di sale” e il servizio, nonostante qualche spunto positivo, non hanno particolarmente brillato durante la nostra cena. Due burricchi meno meno.

 


VALUTAZIONE “Sapore di Sale da Gina”: Due Burricchi.
Rist. Sapore di Sale da Gina Indirizzo: Località Plagemesu, Gonnesa
Telefono: 0781469038    [mostra in google maps]
 

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lug 25 2014

Ristorante Le Notre Rêve – Cagliari

 Scritto da Jesus | 2 commenti | Commenta

Notre Reve - Interno

Notre Reve – Interno

 


Dépit de tout, je me réveille tous les jours,
et mes rêves restent à mes yeux, autant les papillons aiment une même fleur.
J’ai laissé les idées colorées derrière moi, et ce que je vois devant, est maintenant seulement la couleur de mes chaussures, quand je porte attention où je mets mes pieds.
Étape par étape, j’ai traversé villes ternes et champs vierges.
Mes jambes sont lourdes, comme la façon dont je marche. Je ne veux pas donner un nouveau souffle à mes espoirs, et n’attends rien d’autre que m’endormir, rêver encore et enfin me réveiller demain.
 

Notre Reve - Antipasti

Notre Reve – Antipasti

 

E’ terribilmente improbabile e arduo riuscire ad alterare l’azione dei vetusti e cigolanti ingranaggi della macchina delle ciccionate, custodita nelle umide segrete della fortezza medievale dimora del Raschione Ettore.
Era già pronta a vomitare l’ultima feroce sentenza e catapultarci chissà dove nel mare nostrum della ristorazione. Il coraggioso intervento turbativo del guastatore Jesus, con l’utilizzo di una cannuga po figumorisca ben innestata nell’ultimo treno epicicloidale, ha prodotto invece una felice variazione di programma. Unico difetto della soluzione, il difficile alloggiamento delle autovetture dei burricchi – una volta di più colpevoli di diaspora antieconomica -, i quali avrebbero dovuto parcheggiare “a casinu“.
 

Notre Reve - Ravioli di cernia

Notre Reve – Ravioli di cernia

 

La cosa ovviamente, non turbava più di tanto l’Ing.Marrocu capace di trovare, come sua abitudine, un più o meno legittimo approdo, a pochi metri di distanza del locale e in piena zona a traffico limitato, valicandone il confine appena un secondo prima che scattasse il divieto serale. Jesus e il Raschione invero – trovandosi sistemati a pochi metri di distanza l’uno dall’altro -, si vedevano costretti a risalire l’irta collina pedibus calcantibus, fino a raggiungere, in quel di Via San Giovanni in Cagliari, la loro agognata destinazione. A pochi passi dal già recensito “Kuvee”, chiuso per la stagione estiva, compare il ristorante pub bisteccheria “Le Notre Rêve” (il nostro sogno), pronto ad accogliere l’ebdomadario rito dei Triumviri.
 

Notre Reve - Tagliatelle

Notre Reve – Tagliatelle

 

Dopo aver atteso pazientemente che l’Ing.Marrocu terminasse di sfruttare a pieno il suo abbonamento mobile “Fastdonkey”, alle ore 21 in punto oltrepassavamo l’uscio del locale.
La struttura interna di quest’ultimo si articola su due sale. La prima è una sorta di salotto dedicato alla zona pub, con sedili in legno e stoffa, pareti color ocra e pavimentazione rustica.
La seconda sala, allo stesso tempo adiacente e separata dalla prima, ospita una decina di piccoli tavoli squadrati, sedie rustiche, tovagliame chiaro e una pavimentazione scura, discretamente composita ed elaborata. Ci accomodiamo all’angolo Est, e subito ci sorprendiamo per la maestosa effige del Dio Bacco che fa capolino da una tela sistemata in una sorta di nicchia alle nostre spalle.
 

Notre Reve - Tonno scottato

Tonno scottato

Notre Reve - Scottona bavarese

Scottona bavarese

 

Abbiamo qualche difficoltà iniziale a relazionarci con il maître: un ragazzo spigliato e gentile, che ci intima subitamente di rivolgerci a lui con il “tu”. Rispondiamo, altrettanto velocemente: «come lei desidera!»
A parte l’aver dovuto richiedere più volte l’arrivo dell’acqua al tavolo, il servizio è stato piuttosto attento e metodico, comunque non particolarmente oberato di lavoro per il numero esiguo di astanti.
 

Notre Reve - Pera al cannonau

Notre Reve – Pera al cannonau

 

Come nostra abitudine, ordiniamo antipasti e primi piatti trovandoli ben categorizzati, sul menù cartaceo, in sapori di mare e di terra. Scegliamo ovviamente anche i vini. Il primo è un bianco: Vermentino di Gallura DOCG “Branu” di Surrau, per il quale l’Ing.Marrocu, già scramentau in passato, chiederà notizie certe sul prezzo. Per sua gioia il corrispettivo si rivelerà assolutamente abbordabile, se misurato rispetto al prestigio dell’etichetta. La seconda bottiglia sarà un rosso (monica, cannonau, bovale), in esclusiva funzione dell’ultima portata di carne: “La Giara”, della omonima cantina di Usellus.
Gli antipasti sono ottimi. Iniziamo con un incredibile pecorino fuso (provenienza: stessa madre del maître!) su letto di pane carasau, del quale L’ing.Marrocu pretenderà a gran voce il bis. Seguiranno poi dei succulenti bocconcini di tonno al brandy e arancio, un polpo  con patate alla glassa di aceto balsamico e uno squisito tris di affumicati: pesce spada, tonno rosso e salmone (unico ingrediente non nostrano), su letto di verdure, accompagnate da una curiosa e voluminosa testa di radicchio, disposta al centro del plateau.
 

Notre Reve - Sebada

Notre Reve – Sebada

 

Impeccabili i primi. Buoni i ravioli di cernia con pomodorini e bottarga richiesti da Jesus e Marrocu, eccellenti le tagliatelle “flambate” al brandy, con gamberi e zucchine, scelte dal Raschione.
Per i secondi, i Burricchi optavano a favore di un bis terra-mare, con bistecca di scottona bavarese (cottura richiesta al sangue) e tonno scottato, al vinaigrette di agrumi e pepe rosa. Memore di lamentele subite da vari clienti, in riferimento alla cottura del tonno, il maître teneva a precisare che per la cucina scottato significava “poco cotto”. Quando, a fine serata, lo chef si sarebbe presentato al nostro tavolo Jesus boriosamente avrebbe affermato: «tutto buono, ma il tonno era un po’ troppo cotto».
Risposta: «la prossima volta ve lo porto vivo!»
Buoni anche i dolci. Seadas di Tertenia al miele di anacardo con fiocchi d’arancio per il Raschione Ettore, meno brillanti pere al cannonau con cioccolato e nocciole, per Jesus e Marrocu.
La cena si concludeva quindi con tre caffè e due rum “Ron Zacapa” 15YO per Marrocu e Raschione, servito con bicchiere di ghiaccio e cioccolatini. Costo finale, 44€ cadauno, da ritenersi adeguati al valore della cena.

 

Con piatti semplici ma non banali, il ristorante “Le Notre Reve” propone una cucina di tutto rispetto, nel cuore della Cagliari cittadina. L’ambientazione e l’atmosfera che fanno da contorno sono gradevoli, anche se non guasterebbero un po’ più di eleganza e formalismi da parte del personale. Tre burricchi.

 


VALUTAZIONE “Le Notre Reve”: Tre Burricchi.
Ristorante Le Notre Reve Indirizzo: Via S.Giovanni 222, Cagliari
Telefono: 070.665629    [mostra in google maps]
 

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lug 21 2014

La Peschiera da Basilio – Sant’Anna Arresi

 Scritto da Jesus | 6 commenti | Commenta

La Peschiera - Interno e Veranda

La Peschiera – Interno e Veranda

 

Cento. Qualcuno mi suggerì di esordire questa recensione, in lode di dieci decine, otto dozzine con ammanco di quattro, quattro quarras col resto di uno, quaranta imbudus e cinque mesus mois.
Abbandoniamo la nostra terra per ammirare una nuova alba, per ritrovare l’entusiasmo che fu, per riconquistare i colori di emozioni sbiadite nel tempo. Dobbiamo alzare l’asticella della passione, alterare la chimica dei pensieri, inquinarci il sangue con non convenzionali veleni, respirare fumi di fuoco, far ribollire la nostra pelle. Tutto questo per darci un Sabato, o una Domenica che non siano sempre lo stesso Sabato o la stessa Domenica. Oggi, ci proviamo con l’impulso a noi più estraneo: la susunkaggine!
 

La Peschiera - Tonno e Pesce spada

La Peschiera – Tonno e Pesce spada

 

«Arrivederci mi pare eccessivo.»
Con queste parole, in quel di Porto Pino, splendida frazione turistica di Sant’Anna Arresi, si concludeva la ciccionata che, ad inizio Luglio, vedeva nuovamente protagonista il più famoso Triumvirato della ristorazione sarda, anche questa volta in gita “a casinu“, guidato trasportato e traslitterato dalla nuova e ben climatizzata quasi cento cavalli del Raschione Ettore.
Tralasciando i dettagli dell’avvicinamento alla destinazione – scandito, come di consueto, dagli insulti rivolti dall’Ing.Marrocu al driver di turno e alla mentalità isolana – vedremo a breve come si collega l’accennata conclusione, con il curioso incipit della recensione stessa.
 

La Peschiera - Antipasti classici

La Peschiera – Antipasti classici

 

Porto Pino. A pochi passi dalla spiaggia, poche centinaia di metri dalle dune di sabbia fine e bianchissima, dalle voci eccitate del mare, dall’afa soffocante del sole di Luglio. E’ qui che, con i suoi confinati specchi d’acqua, appare sulla Via il ristorante “La Peschiera”. L’appendice “Basilio” del nome spunta fuori informalmente e ci ricorda celeberrimi bi-laureati nostrani.
E’ facile e confortevole accomodare l’auto del Raschione nell’ampio parcheggio adiacente al ristorante, mentre poco distante si consuma il delirio organizzato dei servizi esterni alla spiaggia. Successivamente al pranzo, per far sbentiare l’ing.Marrocu, i Burricchi avrebbero tentato di appropinquarsi ai medesimi, senza aver possibilità di usufrutto, a causa del precoce e del tutto estivo, terminare delle risorse disponibili.
 

La Peschiera - Fritti gratinati crostini

La Peschiera – Fritti gratinati crostini

 

Superate le palme che delimitano il parcheggio, incontriamo una bella struttura in stile mediterraneo, con soffitti bassi, intonaci esterni bianchi e tegolato rustico. La sala interna, a parte le arcate in muratura, è interamente dominata dal legno chiaro delle pareti, e dal soffitto scuro con belle travi a vista. La pavimentazione è in simil cotto, mentre il colore delle tovaglie e delle sedie stona un poco con il resto dell’ambientazione, comunque gradevole.
Ci accomodiamo però nella veranda esterna, che dà sulla Peschiera, riparata da una tettoia di canne paravento e (letteralmente) innaffiata, fino ai piedi dei tavoli, dagli erogatori delle aiuole perimetrali; questo, a dire del titolare, per rendere più fresco l’ambiente e dare ristoro ai piccoli uccelli che ogni tanto facevano capolino. Questa premura però, è col passare dei minuti diventata piuttosto fastidiosa, per un difetto di dosaggio o aumento della pressione dell’acqua, tanto da dover chiedere a “su Ziu” l’interruzione del processo erogativo.
 

La Peschiera - Classici e cruditè

La Peschiera – Classici e cruditè

 

Su Ziu (Basilio?), è l’anziano signore che ci fa accomodare nella veranda, che si farà carico del servizio, e che ci intratterrà per tutta la durata del pranzo con empatia e storie di vita vissuta, in particolar modo relative al periodo del suo affrancamento dal vizio del fumo.
Riguardo il servizio in sè, è stato sufficientemente preciso nei tempi e nella periodica fornitura di piatti e posate, ma dobbiamo di certo censurare certe abitudini “antiche” come quella di porgere coltelli e forchette impugnandoli direttamente dalla punta. Particolare, che di per sé avremmo potuto penalizzare con l’estremo atto di mozzatura dell’orecchia, ma che in questa occasione – per evitare eccessive distorsioni di giudizio – contribuirà solo numericamente all’attribuzione del punteggio finale in termini di burricchi.
 

La Peschiera - Spaghetti ai ricci di Giugno

Spaghetti ricci di Giugno

La Peschiera - Zuppa di pesce

Zuppa di pesce

 

Il Signor Basilio ci informa sulle abitudini di esagerata distribuzione delle portate della peschiera, subito proponendoci una degustazione di 22 antipasti. In realtà, alla fine, i piatti conteggiati saranno “solo” sedici, col difetto del ritardo delle cruditè di mare, arrivate al nostro tavolo solo dopo i primi perché inizialmente escluse, avendo il padrone di casa confuso il nostro ordine con quello del tavolo vicino (per la cronaca, i tavoli occupati erano tre).
Unitamente agli antipasti, ordinavamo primi piatti e vino. Dapprima una bottiglia di Vermentino di Sardegna DOC “Giunco” di Mesa – in onore alle produzioni locali e al suocero del Presidente SDP -, seguita poi da un “Lupus Infabula” della tenute “Olbios” di Olbia.
 

La Peschiera - Cruditè di scampi

La Peschiera – Cruditè di scampi

 

Come detto, gli antipasti si componevano di sedici portate di mare, la cui freschezza degli ingredienti ci pare indiscutibile, frutto dell’approvvigionamento diretto dalla peschiera o dai vicini punti di riferimento (es.: Isola di S.Pietro per il tonno), anche se potremmo discutere sulla qualità finale di talune composizioni, tutte comunque mai particolarmente elaborate o ben presentate.
Nel dettaglio, arrivavano al nostro tavolo: involtini di pesce spada, melanzane e rucola; carpaccio di tonno rosso; musciame di tonno alla catalana (in realtà un assaggio di musciame, sommerso da pomodori e cipolle); cuore di tonno accompagnato da una salsina piccante (simile all’harissa, accostamento discutibile); carpaccio di polpo su letto di radicchio; bottarga con noci; burrida di tonno; gamberi bolliti; cannolicchi gratinati; frittelle di orziadas (anemoni di mare); capesante gratinate con asparagi di mare; crostini di pane accompagnati da crema di bottarga, pomodori e burro salato; cozze primavera; filetti di sarde con uva sultanina e pinoli; bocconi di mare e, per terminare, cruditè di cozze e ostriche. Il sapore di queste ultime, segnaliamo, non ci ha per niente entusiasmato.

 

La Peschiera - Ricotta al miele di corbezzolo

Ricotta al miele

 


Meno brillanti, di fatto, i primi. Mentre si presentava come assolutamente gustosa e accattivante la zuppa di crostacei e mitili scelta dall’ing.Marrocu («con il pesce fresco si va sul sicuro»), composta da gamberi, cozze, arselle, scampi e accompagno di crostini fritti, gli spaghetti “ai ricci di Giugno” ordinati (consapevolmente nonostante fossimo fuori stagione) da Jesus e il Raschione apparivano più come una pasta all’olio ben mantecata, con subordine di uova di riccio insapori e granulose molto simili, in termini di aspetto e gusto, alle gonadi congelate.
 

La Peschiera - Tiramisù alle pesche

Tiramisù alle pesche

 


Eccellente, invero, la qualità del secondo piatto. Questo, scelto in alternativa alla (eccessiva a quel punto) aragosta, in realtà sarebbe andato benissimo come diciassettesimo antipasto: un semplice quanto meraviglioso plateau di scampi crudi con olio e pepe nero.
Buoni anche i dolci: particolare ricotta con miele di corbezzolo e chicchi di caffè per Marrocu, tiramisù alle pesche per il Raschione, semplice sorbetto al limone per Jesus.
Il pranzo si concludeva quindi con tre caffè e acquavite per Jesus e Marrocu. Costo complessivo, 97€ cadauno – su cui hanno pesato 114€ totali di antipasti (forse considerati 22 anziché 16?) e 72€ di scampi crudi, 800g, valutati quindi 90€ al Kg -, che dobbiamo giudicare un 40% superiori al giusto dovuto, in funzione di una cucina con ottimi ingredienti ma senza particolari elaborazioni o peculiarità, e una qualità del servizio non proporzionale al costo pagato, superiore a quello di altre esperienze in ristoranti stellati. Sentito quanto avrebbe dovuto esborsare, l’Ing.Marrocu si è ripromesso, per le prossime ciccionate, di richiedere e analizzare preventivamente il menù con il preziario, al grammo. Consigliamo ai nostri lettori, per evitare brutte sorprese, di fare altrettanto, qualunque ristorante visitiate per la prima volta, soprattutto se nei pressi di rinomate località turistiche.

Situato nella suggestiva località di Porto Pino – della quale non è comunque possibile amminare la famosa spiaggia e le dune perché celate allo sguardo degli avventori – il ristorante “La Peschiera” offre una cucina semplice con ingredienti di ottima qualità, ma senza particolari eccellenze. Servizio ben distante dalle ambizioni, anche economiche, della proposta. Valutazione composita di 3 burricchi assegnati alla cucina e 0.5 al servizio. Mediamente: due burricchi meno meno.

 


VALUTAZIONE “La Peschiera da Basilio”: Due Burricchi.
Ristorante La Peschiera da Basilio Indirizzo: Via d.Peschiera 15, loc.Porto Pino, S.Anna Arresi
Telefono: 0781.967018    [mostra in google maps]
 

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