☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
nov 8 2014

Ristorante Il Campidano – Samassi

 Scritto da Jesus | | Commenta

Il Campidano - Interno

Il Campidano – Interno

 

Tornano a piegarsi le spighe di grano, e gli steli dei papaveri, e l’erba e le viti nuove. Da ciascuna Via arriva un bagliore vermiglio, per peggio mostrarsi ai piedi dell’orizzonte. Ma prendendo poi guida di questo, nulla appare ribelle e vivo, nulla ruggisce verso il cielo, qui dove sto e tutt’attorno.
Distese di pavida terra, morsa e levigata dal sole, storie di passati primitivi, di fatiche e di maledette rassegnazioni. Tutto è dolore silente, tutto è posato; tutto tace e nulla si eleva orgoglioso, se non fiero di spremersi di sudore per una goccia di vino buono.
Cavalchiamo questa terra come formiche giganti, alla ricerca una qualunque meta. Presto troveremo le montagne e subito torneremo indietro, timorati dell’erta che ci attende. E’ il Campidano: è la nostra fortuna e disgrazia, la nostra libertà e la nostra prigione, il nostro nutrimento e la nostra fame.
 

Il Campidano - Seadas salate

Il Campidano – Seadas salate

 

Per quanto levigata e retta possa essere una Via, per quanto possano essere comodi i sedili in pelle della 150cv, non è facile tenere le mani salde sul volante per trenta minuti filati e non farsi sopraffare dalla pervasiva tentazione di capottarsi con violenza su un lato della SS.131, quando al tuo fianco trovi un intraprendente Ingegnere che cerca di convincerti ad entrare nel businness della fusione nucleare fredda, e un secondo Burriccu che battibecca tutto il tempo con il primo il quale, intanto, aveva già abbandonato i discorsi economici per dedicarsi alla frenetica modifica di tutte le impostazioni dei dispositivi presenti sul tuo cruscotto, autoradio compresa.
Il 27 Settembre, di Sabato mattina, questa sorte è toccata al martire Jesus che, fatti accomodare l’Ing.Marrocu e il Raschione Ettore, in tempo record e anticipo di trenta minuti rispetto alla tabella di marcia, riusciva a scaricare la zavorra asinina di fronte al ristorante “Il Campidano”, nel cuore di Samassi.
 

Il Campidano - Antipasti

Il Campidano – Antipasti

 

Il Ristorante è collocato nella struttura dell’omonimo Hotel, a conduzione familiare, nella Via principale del Paese. Al suo interno lo stile richiama subito alla mente, compostamente ed elegantemente, l’arredamento di una casa campidanese degli anni ’60/’70.
La sala da pranzo è una sorta di andito accogliente e luminoso, che si estende dall’ingresso delle cucine fino alla parete opposta, impreziosita centralmente da una sorta di pilastro sporgente decorato con mattoncini refrattari, che hanno catturato per qualunque minuto l’attenzione professionale dell’Ingegner Marrocu, il quale contemplava estasiato la composizione quasi si trattasse del Golden Gate di S.Francisco.
Eccellente la proposta musicale Jazz, diffusa in sottofondo. L’intrattenimento acustico ha avuto però un momento di oblio per effetto di un black-out intercorso durante il pranzo. Lo stesso Jesus si è comunque premurato di rifar partire il CD. Meno brillante, anzi possiamo dire indecoroso, l’impatto estetico dei servizi igienici, condivisi con altri spazi dell’hotel: da colonia estiva!
 

Il Campidano - Ravioli neri

Il Campidano – Ravioli neri

 

Di discreto livello invero il servizio, tenuto da un’unica cameriera, che non ha avuto difficoltà a dedicarci tutte le attenzioni del caso essendo gli unici clienti presenti in sala!
Unica imperfezione di rilievo che dobbiamo segnalare sta nella mescita del vino – un Torbato DOC “Terre Bianche cuvée 161″ di Sella&Mosca -, purtroppo servito eccessivamente caldo, tanto che l’ing. Marrocu, sciaguratamente si impossessava del ghiaccio del cestello per raffreddare il contenuto del suo bicchiere: orrore!
A parte questo “agghiacciante” episodio, dando uno sguardo al menù, subito ci possiamo render conto che la cucina de “Il Campidano”, è tutt’altro che scontata e banale. Lo chef è Alberto Sanna, un giovanissimo cuoco che si è fatto le ossa in quel della Costa Smeralda, per poi ritornare in Patria e prendere in mano le sorti e le redini del ristorante di famiglia.
 

Il Campidano - Fregola alla campidanese

Il Campidano – Fregola alla campidanese

 

Scegliamo quindi dal menù una serie di cinque antipasti che si dimostreranno “squartarati” in termini di gusto e tecnica realizzativa: duetto di seadas salate con patate e melanzane, formaggio; battuto di cavallo crudo con pesto leggero e noci; zuppetta di cozze con pomodorini, crostini di pane e basilico; carpaccio di muggine marinato alle erbette con mandorle e riduzione di malvasia;
calamari grigliati con pomodorini confit e pane fragrante.
Da sottolineare, all’atto di somministrazione della zuppetta di cozze, dapprima lo scherno del Raschione nei confronti di Jesus, per l’aver questo rischiato di sporcarsi e poi, a seguire, la rappresentazione scenica, da parte del medesimo Raschione, di tutto il calendario gregoriano per l’essersi visibilmente macchiato egli stesso.
 

Il Campidano - Polpo in crosta di carasau

Polpo in crosta di carasau

Il Campidano - Filetto di tonno scottato

Filetto di tonno scottato

 

Primi piatti altrettanto goduriosi. Ravioli neri con ripieno di gamberi e zafferano, crema alla bottarga e bottarga a scaglie per Jesus e Marrocu, fregola alla campidanese mantecata al pecorino per il Raschione.
Secondi piatti, immancabili e ugualmente di alto livello: filetto di tonno rosso scottato con funghi “portobello” arrostiti, polpo in crosta di carasau con patate e nocciole. Chapeau!
 

Il Campidano - Dessert

Il Campidano – Dessert

 

Infine un trittico di dolci: composizione di frutta fresca con anguria, ananas, kiwi, more e gelato fiordilatte per l’Ing.Marrocu; crema bruciata di mandorle con croccantino per Jesus; tiramisu allo zenzero e composta di lamponi per il Raschione Ettore. Inoltre, lo chef ha voluto farci testare una sua quarta creazione sperimentale, di carattere non certamente estivo e probabilmente presente nel menù autunno/invernale: cannolo di carasau con ricotta di pecora e crema all’arancia!
Il pranzo si concludeva quindi con dei caffè e con una Liquirizia “Mirsyne” di Dolianova, per il Raschione e l’ing.Marrocu. Costo complessivo della esperienza 46€ cadauno, da giudicarsi adeguati.

 

Eccellente e non banale la cucina, il ristorante “Il Campidano” è di certo una perla culinaria nel cuore della pianura. Da aggiustare alcune imperfezioni in ordine al servizio e alla condizione ambientale (leggi i bagni). Quattro burricchi meno meno.

 


VALUTAZIONE “Il Campidano”: Quattro Burricchi.
Ristorante Il Campidano Indirizzo: Viale Stazione 29, Samassi
Telefono: 070.9388121    [mostra in google maps]
 

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ott 29 2014

Ristorante Is Cannas – Cagliari

 Scritto da Jesus | | Commenta

Is Cannas - Interno

Is Cannas – Interno

 

Dalle nostre torri, riusciamo a scorgere il vicino orizzonte. E già prima di esso, quando Lucifero annuncia l’arrivo del carro di Apollo, una feconda brezza muove schiere di soldati sul confine dell’acqua, rivolte verso Est. Ciascuno di questi si confonde e marcia avvolto in una foschia che non è reale. Da Nord verso Sud, la nebbia confonde le coscienze, obbliga i sentimenti, distoglie lo sguardo da verità consumate, rendendoci vili e schiavi; piegati al mare, piegati verso il mare ma mai desiderosi di navigarlo, costretti da catene che ci ostiniamo a non vedere, fintanto che il vento continuerà a spazzare la nebbia che non c’è, che Eolo per dispetto ha voluto rubarci.
 

Is Cannas - Antipasti

Is Cannas – Antipasti

 

Di qui ancora, quante volte abbiamo sentito questi discorsi, con prosa decisamente più colorita, da parte dell’Ing. Marrocu. Oggi destiniamo noi stessi  fin dove le canne possono osservarsi, se non altro nell’insegna di un ristorante, “Is Cannas” per l’appunto, in quel di Via Newton, in Cagliari.
La sera del 21 Settembre, trenta gradi ancora, il Triumvirato della ristorazione sarda alzava nuovamente lo sguardo verso un nuovo orizzonte della cucina. Testare, provare, sperimentare è il loro credo, alla intemerata, ostinata ricerca della loro passione. Alle ore 21 esatte, i Burricchi, potevano varcare la soglia del ristorante.
 

Is Cannas - Insalata di polpo

Is Cannas – Insalata di polpo

 

E’ in qualche modo elegante l’atmosfera che si respira all’interno del ristorante “Is Cannas”. Gli spazi sono ampi, ma intelligentemente suddivisi sulla base di una complessa topologia, che si estende dall’esteso balcone centrale, diramandosi poi nella zona pizzeria e ricevimenti, fino ad una sala più intima, confinata da drappeggi bianchi e qualificata, nell’arredo, da tovagliame raffinato chiaro. Ricercata eleganza che, ahimè, viene subitamente compromessa dalla insensata disposizione di alcuni antiestetici pannelli azzurri, collocati in modo da rendersi visibili al di là delle vetrate divisorie. Per il resto, qualche gradevole elemento rustico fa capolino ad addolcire una impostazione di stampo moderno.
 

Is Cannas - Frittelle

Is Cannas – Frittelle

 


Ci accomodiamo quindi alla tavola, discretamente ed elegantemente imbandita, e non molto tempo intercorre prima di essere raggiunti dal cameriere, anche in virtù della esigua presenza in sala di ulteriori astanti, la domenica sera. Grande emozione per l’asinina tavolata, allorquando il Raschione, sorprendentemente per le sue abitudini, ordinava per sé acqua frizzante in luogo della sua solita “liscia naturale”, mentre la scelta del vino ricadeva su un meno inatteso Vermentino di Gallura DOCG “I Graniti di Pedra Majore” della omonima cantina di Calangianus.
 

Is Cannas - Guazzetto di cozze

Is Cannas – Guazzetto di cozze

 

Riguardo l’articolarsi della nostra cena, per non poco Jesus e il Raschione hanno dovuto osteggiare un’insensata voglia di “bisteccone” al sangue, da parte dell’Ing.Marrocu. La difficile mediazione si concludeva, invero, con l’ordine di una serie di antipasti di mare, seguiti poi da un astice alla catalana e dai dolci. Nello specifico gli antipasti si sviluppavano con una serie di sette portate, di semplice e tradizionale fattura, comunque gradevoli in termini di genuinità degli ingredienti e gusto finale; a conti fatti, quindi, entrée piuttosto abbondanti. Quest’ultimo dettaglio, a beneficio di chiunque faccia particolare affidamento sul rapporto quantità/prezzo, nell’ottica della personale scala di valori alimentari.
 

Is Cannas - Astice

Is Cannas – Astice

 

Prima degli antipasti, non possiamo però non citare un gradevole preludio mandibolare, determinato dalla presenza in tavola di un cestino di pane e di ottimi tranci di focaccia, probabilmente generati dal forno dell’integrata pizzeria.
Quindi: peperoncini ripieni con pastella di tonno e capperi; tonno alla catalana; insalata di gamberi, sedano e pomodorini; scabecciu di gattuccio di mare; insalata di polpo con riduzione di aceto balsamico; frittelle di verdure (zucchine melanzane) accompagnata da polpette di manzo, per finire con un buon guazzetto di cozze in bianco. Tutti i piatti venivano decorati da scenografiche foglie di sedano. Scenografiche, per lo meno, per il contrasto di colore determinato dalla fotocamera digitale Nokia. Imbarazzo generale per certe discutibili concessioni all’etichetta presidenziale, in virtù della assenza di adeguata quantità di tovagliame: «Jesus, ma ti stai pulendo le mani con il pane? Sei un animale!».
 

Is Cannas - Dolce

Is Cannas – Dolce

 


Meno gradevole il gusto dell’astice alla catalana o, più precisamente, dell’astice ricoperto da cipolle bianche grossolanamente affettate, mentre sulla stessa linea si mantenevano i dolci:  millesfoglie con crema chantilly per il Raschione, sorbetto al limone per Jesus e per l’Ing. Marrocu.
La cena si concludeva quindi con due caffè e nessun amaro. Costo complessivo della serata 32€ cadauno, giudicabili coerenti con il giusto ideale dovuto. Nella valutazione complessiva, includiamo un giusto numero di escursioni di Jesus verso le toilette, per rimuovere le macchie di astice, accumulate all over his body.


Il ristorante “Is Cannas”, oltre alle componenti pizzeria e barbecue, offre una cucina semplice e a tratti gradevole, oltre che una ambientazione informale ma elegante. Due burricchi pieni.

 


VALUTAZIONE “Is Cannas”: Due Burricchi.
Ristorante Is Cannas Indirizzo: Via Newton 11, Cagliari
Telefono: 070489639    [mostra in google maps]
 

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ott 23 2014

Ristorante Da Dedoni – Cagliari

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta

Dedoni - Interno

Dedoni – Interno

 

Si affaccia, indietreggia, tiene il passo; si nasconde all’angolo, osserva chi passa, intravede chi lo scorge da di qua del suo sguardo. Cammina presso ai muri per non dare nell’occhio, si ferma e borbotta qualcosa; gioca con il cellulare, risponde, simula una chiamata, si guarda intorno e riprende il cammino. Scruta in fondo ai vicoli, analizza i dettagli, con distacco si lascia trasportare dai profumi della Via, veloce ricompila per sé la ricetta più prossima alla sua memoria.  Rianalizza gli ingredienti, ricompone il tutto, trasfigura, miscela e, pletorico, con platonica soddisfazione personale, sentenzia infine il suo verdetto: «qui ci vorrebbe un “Costamolino”»! E’ il professionista delle ciccionate, il guru del mangiar bene, il sofisticato gourmet al di sopra del gusto comune, il solare Dio Apollo, fiammeggiante nel firmamento della Scuola di Pirri. Insomma, il Burriccu DOC.
 

Dedoni - Antipasti

Dedoni – Antipasti

 

Otto Settembre. Agosto alle nostre spalle, l’Estate ancora ci rincorre, l’afa ci abbraccia prepotente, come una donna che non può fare a meno di te. Sembrerebbe che noi, invero, possiamo fare a meno delle donne – almeno per quest’oggi -, e la serata all-screwdrivers, tanto per cambiare, è presto organizzata. Jesus, il Raschione Ettore e l’Ing. Marrocu si danno appuntamento in quel di Via Angioy, in Cagliari. Luogo del contendere, il Ristorante “Da Dedoni”, di recente cittadina apertura. Dall’eccellente punto di parcheggio, con maestria conquistato dal Raschione Ettore, fino alla posizione in cui avrebbero poi incontrato il puntuale Ingegner Marrocu (che non con eguale rettitudine aveva intanto alloggiato il suo motociclo, giusto in fronte al locale), possono i Donkeys apprezzare pregi e difetti della Cagliari sedicente colta e culturale. Da uno scorcio urbano pittoresco e seducente, fino al pestilenziale fragu de aliga che come un fulmine a ciel sereno ti trafigge, quando ti avvicini ai cassonetti straripanti di umana beltà. Ahimè!
Alle ore 21, il Triumvirato della ristorazione sarda, in formazione tipo, poteva finalmente varcare la soglia del locale.
 

Dedoni - Fantasia di pesce spada e bottarga

Dedoni – Fantasia di pesce spada e bottarga

 

Il ristorante è strutturalmente organizzato su una topologia a forma di martello. Dal disimpegno d’ingresso, caratterizzato da una prima concentrazione laterale di coperti a ridosso della vetrina che dà sulla strada e da un bancone d’angolo, ci si immette in una sorta di largo corridoio, con due lunghe file di tavoli periodicamente disposti a ridosso delle pareti. La distribuzione dei tavoli, segue idealmente il percorso tracciato da una sorta di controsoffitto lineare color nocciola, che cela dentro di sé l’impianto di condizionamento centrale, e concentra ai suoi lati numerosi punti luce.
L’impatto estetico complessivo, in equilibrio tra uno stile moderno e minimalista, è a nostro parere piuttosto disarmonico, anche in virtù di una inelegante pavimentazione chiara, composita di piccole pianelle quadrate, che seguono pedissequamente la traccia longitudinale della sala. Con una pavimentazione più moderna color cotto, o false arcate spezzanti la monotona continuità della sala, tutta l’atmosfera di certo ne avrebbe da giovare.
 

Dedini - Fregola ai frutti di mare

Dedini – Fregola ai frutti di mare

 

Pochi gli astanti presenti – uno dei quali a fine serata si congederà dalle sue ospiti swinging from the chandeliers -, il servizio era tenuto dal titolare e da un altro cameriere. Sbrigativamente veniamo introdotti agli antipasti, che saranno in tavola esattamente tre minuti dopo il loro ordine! Contestualmente richiediamo un primo comune e scegliamo il vino: dapprima un Vermentino di Gallura DOCG Superiore “Cucaione” di Piero Mancini, seguito poi da un DOC “Olianas”, di identico uvaggio, direttamente estrapolato dall’Ing.Marrocu dopo una delle sue celebri escursioni in pellegrinaggio verso la vetrina dei vini.
 

Dedoni - Astice alla catalana

Dedoni – Astice alla catalana

 

Gli antipasti si componevano di una serie di cinque portate, di cucina piuttosto semplice i quali, per quattro quinti, non ci hanno particolarmente stupito in ordine alla fantasia e alla ricercatezza realizzativa: tonno con olio e cipolle; tranci di salmone in umido con pomodori e olive; polpetti alla diavola; insalata di polpo con patate e prezzemolo; fantasia di carpaccio di pesce spada con cuore centrale di bottarga a scaglie su letto di radicchio. Il primo piatto comune, era invece una fregola ai frutti di mare, con base di pasta industriale e condimento di cozze, gamberi e seppie, almeno da quello che siamo riusciti a carpire visivamente, olfattivamente e a livello gustativo…
 

Dedoni - Cruditè di frutta

Dedoni – Cruditè di frutta

Dedoni - Profiterol

Dedoni – Profiterol

 

Non ancora pienamente soddisfatti, sceglievamo di proseguire la cena con un secondo piatto. Nella fattispecie, due astici di piccola pezzatura cucinati alla pseudo-catalana con olio, cipolle bianche, pomodorini e decoro di foglie di sedano. Gusto complessivo, comunque non entusiasmante. Prima dell’arrivo degli astici c’è stato un rinfrescante intermezzo di verdure in pinzimonio (finocchio, ravanelli e pomodorini).
 

Dedoni - Dolcetti sardi

Dedoni – Dolcetti sardi

 

Infine i dolci: profiterol al gelato di cioccolato per il Raschione, cruditè di frutta esotica, con ananas e Kiwi per l’Ing.Marrocu, dieta per Jesus. I primi dolci sono stati seguiti poi da un assortimento di dolcetti sardi classici, offerti dalla casa, accompagnati da un moscato di produzione locale, con gradazione più simile a quella del fil’e ferru piuttosto che del moscato!
Il pasto si concludeva qui. Costo complessivo della cena, 48 euro cadauno, da giudicarsi un 20% superiori rispetto al giusto dovuto, in funzione di qualità del servizio e della cucina di sufficiente valore ma, complessivamente, non particolarmente brillanti, almeno nella serata descritta.

 

Il nome è in qualche modo altisonante per la ristorazione cagliaritana. La cucina è semplice e l’ambientazione senza troppe pretese. Ideale per cene non troppo impegnative, o per uscire con due ragazze contemporaneamente, per poi però ubriacarvi, venire deriso dalle due, e non riuscire a concludere nulla. Due burricchi, meno meno meno.

 


VALUTAZIONE “Da Dedoni”: Due Burricchi.
Ristorante Da Dedoni Indirizzo: Via Angioy 82, Cagliari
Telefono: 331.9652166    [mostra in google maps]
 

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ott 11 2014

Hotel Ristorante Ispinigoli – Dorgali

 Scritto da Jesus | | Commenta

Ispinigoli - Forno esterno

Ispinigoli – Forno esterno

 

Il cuore del monte, dalle profondità della terra, sale a divorarti e malignarti. Il suo fiato è opprimente e diabolico, ma sa attirarti verso di lui e costringerti al sacrificio. Ti supplica di lanciarti nel suo abisso, di scivolare nelle sue viscere, di ammirare dal baratro un cielo fatto di tenebra, di pietra e di sudore eterno. Gradino dopo gradino, i sensi riescono ad avvertire il vagare umido di epoche remote. Ad ogni passo contiamo i millenni impiegati dal silenzio per costruire il suolo sotto i nostri piedi, ed è seducente pensare che abbiamo il potere di distruggere tutto in un istante; ed è insopportabile pensare che qualcun altro possa farlo al posto nostro. Capito questo, possiamo risalire a veder il sole di mezzogiorno. Sotto questo suolo la luce non ha senso: l’oscurità è l’unico regno che il freddo crudo delle gole sarde possa desiderare.
 

Ispinigoli - Terrazza

Ispinigoli – Terrazza

 

Lasciati dietro di noi e sotto di noi, il ventre della montagna e l’abisso delle vergini, possiamo dedicarci, in questa calda giornata di ferragosto, a quello per cui siamo più portati. Non certo esplorare le viscere della terra, né calarci alla ricerca dell’ignoto, anche perché sicuramente google l’avrà scoperto prima di noi. Scopri anche tu, caro lettore, cosa è realmente Ispinigoli, cosa rappresenta per questa Terra, quali poesie della natura e ancestrali leggende porta con se, prima ancora che qualche burriccu senza autorità possa narrartelo. Possiamo qui invece ammirare e farti ammirare le tinte dell’acquarello che ci circonda: le campagne e la rigogliosa vallata che si distende fino al mare. Il giorno che ti offre i suoi silenzi, i muggiti lontani di bestie al pascolo, l’odore pungente del letame misto all’aria tersa della sera, la notte che ti soffia in faccia e ti regala un inarrivabile desiderio di quiete e serenità.
 

Ispinigoli - Antipasti terra

Ispinigoli – Antipasti terra

Ispinigoli - Antipasti mare

Ispinigoli – Antipasti mare

 

Dopo la visita alla grotta di Ispinigoli, una nuova anomala comitiva predisponeva il proprio accomodo sulla terrazza dell’omonimo Hotel/Ristorante. Il giorno prima, affogato nei bagordi della Cala Gononone by Night, il Raschione Ettore era riuscito a trovare quattro posti ancora disponibili per il pranzo di ferragosto. Per sé, per Jesus, per La Donna del Presidente, e per la Cognata del Presidente, condividenti la medesima vacanza in Terra e mare di Barbagia. L’Hotel, come descritto è immerso nel verde, a pochi passi dalla famosa grotta carsica.
 

Ispinigoli - Ravioli ripieni di formaggio e menta al sugo tradizionale.

Ispinigoli – Ravioli di formaggio

 

Prima dell’accesso agli spazi dell’hotel, accoglie il visitatore una piccola costruzione in pietra, destinata alla cottura di maialetti e altri sfortunati oggetti/soggetti sacrificali. Non è invero del tutto gradevole l’impatto visivo con la reception, adiacente ad un piccolo bar collocato a ridosso del vestibolo d’ingresso.
Tutta la struttura ha un sapore un po’ retrò, stile anni ’80, e questo ha di certo un suo fascino. La vista che si gode dalle camere da letto (l’Hotel aveva ospitato la coppia presidenziale circa un anno fa, in occasione del matrimonio di un collega di Jesus) e dalla terrazza del ristorante, è ad ogni modo impagabile, tanto da rendere splendido qualsiasi frugale o mondano avvicinamento a questi luoghi.
 

Ispinigoli - Fregola alla pescatora.

Ispinigoli – Fregola alla pescatora

 

Arrivati al ristorante, dopo un brindisi di benvenuto (a base di cannonau DOC “Filieri” rosato della cantina “Dorgali”) con contestuale accaparramento di stuzzichini locali, veniamo fatti accomodare sulla terrazza, in uno nei posti più esclusivi della sala, a dispetto della prenotazione dell’ultimo minuto! Il personale di sala è piuttosto numeroso e, immaginiamo, parzialmente in forze giusto per l’evento ferragostano. Il servizio si rivelerà quindi piuttosto alla buona, ma sufficientemente puntuale ed attento. Il menù era fisso e vergato su una graziosa pergamena bianca, mentre i vini a disposizione dei Burricchi erano un Vermentino di Sardegna DOC “Isalle” e un Cannonau DOC “Vigna di Isalle”, entrambi della Cantina sociale di Dorgali.
 

Ispinigoli - Porcetto alla brace con patate al forno.

Porcetto alla brace

Ispinigoli - Filetto di orata al profumo di erbe locali, calamari fritti.

Orata, calamari fritti

 

Il susseguirsi dei piatti ci ha consentito di sperimentare sapori riconducibili ad una cucina decisamente semplice ma di buona qualità, anche se (a parte una porzione di porceddu arrosto) più vicina a quella di costumanza nel pot-pourri campidanese, piuttosto che la tradizionale barbaricina. Gli antipasti si articolavano in una composizione dicotomica terra-mare: dapprima una selezione di salumi locali (prosciutto, coppa di maiale, salsiccia) con tomata, frue e nodino di formaggio, seguiti da un piatto composito con insalata di polpo con frutti di mare, gamberi olio e limone, barchetta con rana pescatrice alla catalana.
 

Ispinigoli -Semifreddo variegato alle more.

Semifreddo alle more

Ispinigoli - Macedonia di frutta.

Macedonia di frutta

 

Primi piatti. Ravioli ripieni di formaggio e menta al sugo tradizionale, seguiti da una buona fregola allo scoglio con cozze calamari e gamberi. Secondi piatti: porceddu alla brace con patate arrosto, filetto di orata al profumo di erbe locali e calamari fritti. Anche se potrebbe non sembrare dalle foto, grazie ai continui bis e “richiamini” al tavolo, le quantità ingurgitate risultavano essere al minimo industriali, con saturazione raggiunta a circa 2/3 del pasto! Per finire, i dolci: semifreddo variegato alle more e macedonia di frutta fresca, con pesche, mela anguria, uva e banana (almeno mi sembra di ricordare). Ovviamente caffè e amari classici (Jesus ordinava una “Sprite”!). Costo complessivo del pranzo 46€ cadauno, tutto sommato congrui data la festività, la qualità, e il numero di portate.

 

Ambientazione splendida. Un po’ meno brillante è la cucina del ristorante “Ispinigoli”, che a nostro avviso, qualora non intendesse orientarsi più su un discorso di creatività e sperimentazione, dovrebbe dedicarsi maggiormente alle tradizioni culinarie indigene. Due burricchi con menzione speciale per la location.

 


VALUTAZIONE “Ispinigoli”: Due Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Ispinigoli Indirizzo: Località Ispinigoli, Dorgali
Telefono: 078495268    [mostra in google maps]
 

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set 22 2014

Ristorante Is Fradis beach – Castiadas

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta

Is Fradis beach - Esterno

Is Fradis beach – Esterno

 


Il vento che soffia alle tue spalle, non sempre è il maestrale dispettoso e ferino, che sa governare i tuoi passi e rallentare il cammino.
Non sempre è lo scirocco rovente e polveroso, che stordisce i sensi e ti accompagna verso il deliquio della coscienza. Quando Lui veramente arriva, è una brezza che ti avvolge, una tormenta che martella e rapisce, una burrasca che ti sfiora e ti stravolge, un primigenio e sofferto soffio di vita che trascina il tuo desiderio oltre i confini dell’ignoto, che ti porta alla deriva per mari lontani e cristallini, tanto rapidamente quanto più sono spiegate le vele del tuo desiderio e delle tue passioni.
 

Is Fradis beach - Battuto di gamberi

Is Fradis beach – Battuto di gamberi

 

I desideri e le passioni dei Burricchi, a questo punto, dovreste aver imparato a ri-conoscerli. Non vi stupirà quindi qui leggere come, in un afoso Venerdì di Agosto, i venti dell’ingordigia e della passione alimentare, abbiano sospinto le vele della quasi-100cv del Raschione Ettore – con a bordo la ciurma del Triumvirato in equipaggio tipo – verso un porto ardimentoso e lontano, alla ricerca di nuovi libidinosi mari da navigare. Questa volta rischiando di naufragare contro gli scogli della segnaletica stradale e dell’illuminazione pubblica, che in quel di Castiadas, in località Cala Sinzias beach, divengono evidentemente insidiosi e taglienti. Consigliato vivamente approdarvi prima del crepuscolo.
 

Is Fradis beach - Ceviche di cefalo

Ceviche di cefalo

Is Fradis beach - Tartare di tonno

Tartare di tonno

 

L’impatto visivo con il “Is Fradis beach Club” a dire la verità non è del tutto positivo. Calato il sipario della notte sul meraviglioso palcoscenico della spiaggia di Cala Sinzias, da lontano il locale ci appariva come qualcosa a cavallo tra un lounge-bar e un chiosco da spiaggia. In realtà, appropinquatici giusto di qualche metro, potevamo già notare una serie di ben curati dettagli estetici, che riuscivano a trovare un giusto equilibrio tra estive esigenze di informalità e un più mondano desiderio di raffinatezza.
 

Is Fradis beach - Gnocchi al nero di seppia

Is Fradis beach – Gnocchi di patate al nero di seppia

 

Sotto la veranda pseudo-ottagonale della struttura in legno, dominata al centro dal bar e dagli spazi delle cucine, alloggiano – oltre che i divanetti atti allo spazio aperitivo – una decina di tavoli bianchi e relative sedie in ferro e legno, dal peso approssimativo di una tonnellata cadauna, disposte su un bel parquet color mogano. Alcune fioriere bianche perimetrali celano un cuore luminoso colorato, che donano all’ambiente una atmosfera glamour, mentre notiamo un po’ ovunque, decori che, stilizzati in bianco e nero, ricordano i disegni degli arazzi dell’entroterra sardo, elemento caratterizzante e ricorrente per le gestioni del ristorante “Is Fradis”, già da noi valutato in versione cittadina.
Quello che forse manca al locale dal punto di vista estetico è un qualche tipo di elemento avvolgente – come possono essere, ad esempio, dei vaporosi tendaggi esterni -, che renda l’ambiente più chiuso e intimo, allontanando ogni possibile distorta interpretazione, come quella del nostro primo contatto visivo.
 

Is Fradis beach - Calamarata

Is Fradis beach – Calamarata

 

Il personale (fratelli, per la totalità o quasi: is fradis, appunto) è numeroso e incredibilmente rigoroso ed attento ai dettagli, a dispetto della giovane età media. Per ciò che riguarda il nostro tavolo, siamo stati assistiti per la maggior parte del tempo da una ragazza, impeccabile nei modi per premura e grazia, che non ha comunque mancato, in più di un’occasione, di ridimensionare garbatamente l’ego dell’Ingegner Marrocu: «mi scusi, mi posso portare a casa la bottiglia con il tappo, per la mia collezione personale?». Risp.: «Certo, vuole portare via pure il mio cavatappi?». Il Raschione ha ammesso che l’avrebbe sposata solo per quella risposta. La raffinata cafonaggine dell’Ingegnere, comunque, pareva far breccia sulle attenzioni della giovane, perché da quel momento in poi questa usava interagire quasi esclusivamente nei suoi confronti, forse identificandolo come principale rompipalle della tavolata, da ben tenere sotto controllo.
 

Is Fradis beach - Filetto di tonno

Is Fradis beach – Filetto di tonno

 

Riguardo l’incedere della cena, non tutto è andato alla perfezione, come la prima serie di panini arrivati al tavolo: piuttosto freddi e tendenti al raffermo. A parte questa superficiale sbavatura, possiamo senza ombra di dubbio investire tutta la nostra credibilità e autorevolezza per affermare che le pietanze che abbiamo sperimentato a “Is Fradis beach”, sono alcune delle più meravigliose prelibatezze che abbiamo mai potuto gustare durante la nostra pur navigata carriera mangereccia. L’anche lui giovane cuoco ha dimostrato una magnifica e non comune padronanza dell’uso e della composizione dei sapori, oltre che tecnica di preparazione, distanti anni luce dalla media a cui siamo abituati in quel di Cagliari. Se siete del partito dei susunki, che giudica la qualità di un ristorante in funzione di quanto scabecciu vi hanno servito a tavola, o per quanto erano conditi gli spaghetti alle arselle, vi esortiamo a chiudere immediatamente questa pagina, prima che possiate arrivare al conto.
 

Is Fradis beach - Zuppa di piccola pesca

Is Fradis beach – Zuppa di piccola pesca

 

Dopo un Prosecco “Borgomolino” di Valdobbiadene, come intermezzo prima che venisse allestito il nostro tavolo, innaffiati da un eccellente (anche perché scelto da Jesus in onore del compianto Beppe Fenoglio, da una superba carta de vini) un Arneis DOC “Lange” Blangé, delle cantine Cerotto di Alba, arrivavano al nostro tavolo…
Antipasti: meraviglioso battuto di code di gamberi con pesche nettarine, finocchio selvatico e miele di sulla; strepitose ceviche di muggine (cefalo) con insalata di zucchine a julienne e olio al limone; divina tartare di tonno rosso battuto al coltello, con mandorle tostate, erba cipollina, crema di mozzarella di bufala e polvere di olive nere. Chapeau, accompagnato da ineccepibile verità aristotelica esternata dal Raschione: «sarà un vero peccato evacuare questo ben di Dio domani mattina»!
 

Is Fradis beach - Semifreddo

Is Fradis beach – Semifreddo

 

La cena proseguiva con due diversi primi: buonissima calamarata al tonno fresco, con crema di melanzane arrosto e timo limonato per il Raschione e l’Ing. Marrocu; incommensurabili gnocchi di patate piccanti al nero di seppia, con emulsione di basilico e scorza di limone scelti da Jesus: «che Iddio li benedica!».
Mentre l’Ingegner Marrocu proseguiva la sua personale trasfigurazione empatica nei confronti della cameriera («scusi ha da accendere?»), ovviamente ostacolato dagli interventi a gamba tesa del Raschione («ce l’ho io l’accendino!»), potevamo nuovamente gioire con i secondi piatti: zuppa di piccola pesca ai molluschi e crostacei (gamberi, vongole e cefalo) con finocchietto, basilico e pane pistoccu, per il Raschione; sublime filetto di tonno rosso in crosta di papavero e composta di pesche al rosmarino per Jesus e Marrocu.
 

Cheesecake al cocco

Cheesecake al cocco

Is Fradis beach - Mousse di cioccolato

Mousse di cioccolato

 

I dolci non erano da meno. Spettacolare semifreddo al torroncino con composta di fichi e decoro di zucchero soffice caramellato per Jesus; cheesecake al cocco con crema leggera di fico d’india per Marrocu; accattivante mousse di cioccolato al peperoncino con granella di nocciola e riduzione ai frutti di bosco per il Raschione. Il tutto accompagnato da un vino moscato liquoroso “Tanit” di Pantelleria, della catina Miceli. La cena si concludeva quindi con tre caffè, un liquore alla liquirizia “Tanca dei Pavoni” per Marrocu e un aristocratico “Cynar” («Vediamo se indovina chi è il aggio che l’ha ordinato?»… e senza esitazioni indica Marrocu) per Jesus.
Costo complessivo della esperienza 65€ cadauno, da giudicarsi un 15-20% inferiori al giusto dovuto, in funzione di una qualità della cucina oltre le righe e di un servizio impeccabile.

 
Il Ristorante “Is Fradis Beach” garantisce una cucina di qualità eccelsa e un servizio di altissimo livello, contornati da una ambientazione naturale splendida. Qualche ulteriore aggiustamento dal punto di vista dell’estetica del locale lo renderebbe un paradiso in terra. Quattro burricchi con menzione speciale per il servizio (e la cameriera).

 


VALUTAZIONE “Is Fradis beach”: Quattro Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Is Fradis beach Indirizzo: Spiaggia Cala Sinzias, Castiadas
Telefono: 3319139029    [mostra in google maps]
 

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