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Ristorante Lisboa – Cagliari

 Scritto da Jesus il 18 agosto 2012 alle 22:05 1 commento | Commenta

Lisboa - Interno

Lisboa – Interno

 

«Scruto dalla scogliera il mare in tempesta. Riesco a vedere oltre l’orizzonte i nuovi mondi che mi aspettano, la gloria che canta il mio nome, il fato che supino m’attende!
Me ne frego del pericolo, dell’ardore degli elementi, dei menagrami che sogghignano alle mie vele, delle cuccurre che aleggiano sulla mia testa: sono pronte a strapparmi i capelli, bramose di aggrovigliare le mie budella, con ferocia di cavarmi gli occhi, per impedirmi di vedere quello che i vili e gli ignavi non vedono.»
Lisbona, perla del Portogallo, offerta e celata alla forza dell’oceano; da qui, più di cinque secoli orsono, salpò Vasco da Gama diretto verso quelle Indie che, pochi anni prima, il prode Cristóbal non raggiunse.
 

Lisboa - Palamita carote cipolla

Lisboa – Palamita carote cipolla

 

Raggiunto il Cabo da Boa Esperança e oltre, nel loro lungo sconsiderato navigare, il prode Jesus da Gama, col cappellino d’ammiraglio (a dire la verità in quest’occasione trattenuto in cambusa) e il suo fido timoniere Raschiahmad ibn Majid ibn Muhammad al-Saʿdi al-Jaddi al-Najdi (أحمد بن ماجد كشط بن محمد آل ʿ سات الجديد النجدي), si dirigevano verso il mare aperto, per discoprire nuove emozionanti mete di sapori, ed alimentari emozioni.
Più verosimilmente, Venerdì sera verso le ore 21, il Raschione, alla guida della sua ri-carenata São Gabriel, puntava la prua verso un nuovo disinibito approdo, il cui nome ha il sapore di una rinnovata partenza: ristorante Lisboa, nella via Tuveri, in Cagliari, lontana terra del sol.
 

Lisboa - Ali di razza pomodorini e capperi

Lisboa – Ali di razza pomodorini e capperi

 

Il bar/ristorante Lisboa, di recentissima ri-apertura, si affaccia all’inizio della via Tuveri, giusto in fronte all’oceano urbano di Piazza Repubblica, a pochi passi dall’enclave (Pandemonio) del Burriccu Sollai.
Dall’esterno, discretamente e senza particolari insegne, prorompe sulla via, con una ampia vetrina d’ingresso e comodi tendaggi parasole, che offrono prezioso riparo estivo, a qualche tavolino sul marciapiede.
Una prima distinta zona bar si scopre oltre la soglia mentre, dopo uno stretto corridoio – tracciato da una spoglia parete viola e da un lunga tela dal tema astratto – , si accede alla piccola e graziosa sala da pranzo, che culmina con la porta della cucina e con un colorato drappeggio il quale, celato da una vetrina trasparente, s’inonda di una cascata di luce bianca riflessa.
 

Lisboa - Risotto di verdure e parmigiano

Lisboa – Risotto di verdure e parmigiano

 

Le pareti chiare (in qualche punto sgraziate da alcune macchie d’umidità, che consigliamo di sanare quanto prima), gli splendidi lampadari a sfera, il parquet, le comode sedie brune e l’intelligente ed armonico sistema di condizionamento
– rivestito di legno compensato e impreziosito da numerosi punti luce -, completano un arredo accattivante e moderno.
Infine, una (iniziamente un po’ troppo elevata) musica di sottofondo, rende l’atmosfera rilassante e piacevole.
Il servizio in sala è garantito da una gentile ed attenta maître (probabilmente la stessa titolare) e da un timido e discreto giovanotto, entrambi suggestivamente abbigliati in tenuta e grembiule nero.
 

Lisboa - Spigola zucchine popcorn

Lisboa – Spigola zucchine popcorn

 

Per particolare scelta gestionale, in questo primo periodo di avviamento, il menù alla carta viene limitato a poche eccellenti pietanze, dalle quali è possibile individuare un solo appetibile primo piatto, e non sempre risultano distinguibili antipasti e secondi, almeno secondo le nostre austere ed ortodosse consuetudini.
Dopo essere stati fatti accomodare, Jesus e il Raschione (assente per giustificati impegni lavorativi l’Ing.Marrocu) sceglievano di esordire con due seducenti antipasti cadaburriccu ma, per loro difetto espositivo, se ne facevano servire uno solo a testa, tanto da giustificare una sostanziosa integrazione ai loro secondi. Vino scelto per condurre la serata, un ottimo vermentino DOCG “I Graniti”, della cantina Pedra Majore di Calangianus, ultima bottiglia della prestigiosa etichetta, presente nella inappuntabile cantina del ristorante.
 

Lisboa - Tempura di pesce e verdure

Lisboa – Tempura di pesce e verdure

 

Ad ogni modo, prontamente, arrivavano al cospetto dei due Donkey: ali di razza in guazzetto di pomodoro, capperi e rucola con crostino di pane e finocchietto, seguito da una eccezionale, strepitosa, inarrivabile, composizione di palamita scottata, con carote, cipolle di tropea, rucola, zucchine, su una vellutata di arance e mele, impreziosita da crostini di pane.
Solo per quest’ultimo piatto varrebbe la pena di visitare il “Lisboa”!
Riguardo il summenzionato primo piatto, trattavasi di un ugualmente straordinario risotto alle verdure e parmigiano, con tartara di arance e peperoni, guarnito con crostino di pane e foglie di finocchio: sublime!
Altrettanto fantasiose e particolari, la preparazione e presentazione dei secondi: filetto di spigola scottata con pomodori e zucchine, guarnito con crostini di pane e briciole di mais soffiato (popcorn!), integrato poi con una tempura di pesce e verdure, composta di melanzane, peperoni, zucchine, fiori di zucca e filetti di spigola fritti, servita con ottima salsa vinaigrette.
 

Lisboa - Cannolini di banana pesche e mele

Cannolini di banana pesche e mele

Lisboa - Fantasia di pesca, cioccolato yogurt

Fantasia di pesca, cioccolato yogurt

 

Non meno soddisfazione potevano dare i dessert: indescrivibili cannolini di banana fritta su letto di pesche e mele per Jesus, buonissima fantasia di pesche sciroppate, con cuore morbido di cioccolato fondente e yogurt, per il Raschione. I dolci sono stati superbamente accompagnati da vino passito “Angialis”, delle cantine Argiolas.
Un caffè per Jesus, e un ottimo liquore di liquirizia “LiquorIce” di Caffo per il Raschione, hanno concluso quindi l’esperienza. Costo finale della cena, 68€ cadauno, assolutamente adeguati, in considerazione di un approccio alla cucina ricercato e fantasioso, e di una qualità che è rimasta costantemente elevatissima, per tutto l’evolversi della serata.
Seppure di recentissima rinnovata gestione, il ristorante “Lisboa” riesce a garantire degli standard elevati in relazione alla ambientazione, al servizio, e alla qualità della cucina. Quattro meritati burricchi, con menzione speciale per la pirotecnica fantasia dello chef.

 


VALUTAZIONE “Lisboa”: Quattro Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Lisboa Indirizzo: Via Tuveri 2, Cagliari
Telefono: 07043707    [mostra in google maps]
 

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Ristorante Lisboa – Cagliari 2.7 out of 5 based on 6 ratings.
4.5/5 stars     

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Un commento su “Ristorante Lisboa – Cagliari”

  • Ettore Dice:

    Italiani, popolo di santi e di grandi navigatori; così come sulla santità del caro Jesus, impavido nello sfidare il destino sfavorevole del venerdi 17, consapevole di rappresentare l’espressione dell’essenza della cuccurra in terra, allo stesso modo non si discutono le doti di navigatore del buon Ettore, che in una calda serata d’agosto in cui il servizio di ristorazione nel Cagliaritano sembra essersi fermato, conduce un bastimento carico di burricchi presso il locale che onora la città da cui partirono spedizioni storicamente molto meno impegnative e rilevanti: Lisboa.
    Il bastimento è, ahimè, orfano in quest’occasione della presenza del poco attivo Ing. Marrocu, precettato dalla necessità di garantire la sicurezza del vicino scalo aeroportuale cittadino.
    Ing.M: Guardi che dispiace più a me che a Lei!..
    E.: …Su questo non ci sono dubbi!.
    L’ambientazione del locale non riesce a nascondere agli occhi del nostro esigente ipertricotico burriccu gli inevitabili dettagli di una frettolosa riapertura, ma ha trasmesso comunque una gradevole sensazione di generale eleganza sposata ad uno stile decisamente moderno.
    Il servizio, garantito da una efficiente e precisa caposala e da un più giovane cameriere in fase di apprendimento ha garantito dei tempi della cucina assolutamente perfetti che ci hanno consentito di gustare le prelibatezze scelte senza attese, ma anche senza pressioni.
    L’ampia e raffinata offerta di etichette della cantina e il particolare menu, non abbondante nell’assortimento e privo della canonica distinzione fra i vari tipi di piatti (antipasti, primi, secondi..) anticipano una concezione di cucina d’alta scuola non convenzionale, impressione confermata dal primo boccone dei piatti scelti come antipasti: sublimi, fra i migliori mai assaggiati, capaci di impressionarci anche dopo centotrenta recensioni. Straordinaria la palamita: potrei cibarmi di quel piatto per il resto dei miei giorni!!
    La qualità non flette, anzi si conferma nei primi piatti, sebbene i Donkeys prediligano piatti con ingredienti dei nostri mari: graditissima eccezione. I secondi riescono ancora a dare forti emozioni agli esigenti avventori e i dessert chiudono con un trionfo questa esperienza, con l’impressione che qualche movimento nell’alta classifica potrebbe esserci.
    La scelta di ingredienti di qualità e le mani di un grande interprete della cucina rendono Lisboa uno dei luoghi assolutamente da visitare per impressionare i propri commensali, seppure con un impegno economico non leggero, ma assolutamente commisurato all’offerta e al servizio. Le nostre lodi assolutamente dovute non nascondono come detto qualche piccolo dettaglio da perfezionare, ma siamo certi che una volta che l’attività entrerà a regime anche questi aspetti saranno sistemati.
    Al momento non posso che confermare un giudizio di quattro somarelli più menzione speciale per la cucina esclusiva.

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