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mag 5 2013

Ristorante Da Renzo – Siamaggiore

 Scritto da Jesus | 4 commenti | Commenta

Da Renzo - Interno

Da Renzo – Interno

 

Quel burriccu sullo stagno di Cabras, che arriva a mezzogiorno tra due carroghe non interrotte da insulti, tutte a «gira qui» o «rallenta», a seconda dello sporgere del gomito dal finestrino, o del rientrare di questo, vien quasi a un tratto, tra un campo di carciofi a destra e il Tirso dall’altra parte; e il ponte della 131, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancora più sensibile al deretano le proprie buche, e segni il punto in cui l’asfalto cessa e il Raschione – ancorato ai sedili di dietro – inizia a ripigliar colore mentre l’Ingegner Marrocu, allontanandosi di nuovo dall’arrivo, lancia via il navigatore, e lascia il fato distendersi e condurli verso una nuova fantastica destinazione.
 

Da Renzo - Antipasti

Da Renzo – Antipasti

 

Sabato mattina. Dopo una settimana di delittuose ed insensate vicissitudini, il Triumvirato si ritrova congiunto e compatto, pronto ad affrontare una nuova sfida culinaria, che avrebbe condotto i burricchi ben oltre i confini del cagliaritano, fin addentro il fascino naturalistico della bassa valle del Tirso. Sfreccia la 150cv sulla “SS.131″, alla guida della quale l’auriga Jesus viene più volte incomprensibilmente richiamato alla tutela della incolumità altrui. Al suo fianco l’Ingegner Marrocu – prendendo spunto dai decennali (ventennali, trentennali) lavori mai completati sulla strada – rispolvera il suo discorso di investitura politica, che contrappone le viziose consuetudini locali alla riconosciuta efficienza teutonica. D’altro canto il Raschione Ettore, alloggiato posteriormente, prova ad attutire come può gli effetti delle sospensioni rigide e cerca di metabolizzare lo spavento cagionato da l’Ingegnere che, occultando inizialmente la sua presenza sulla autovettura, si era manifestato improvvisamente alle sue spalle, per poi prendere possesso del più comodo sedile anteriore.
 

Da Renzo - Insalata di Polpo

Insalata di Polpo

Da Renzo - Calamari in agrodolce

Calamari in agrodolce

 

Dopo circa un’ora di viaggio e un breve pellegrinare tra svincoli, incomprensibili segnaletiche, e rotonde non contemplate dalle mappe dei loro dispositivi elettronici, i Burricchi raggiungono infine la grossa pietra di calcare grezzo, su cui è scolpito il nome del ristorante che li avrebbe accolti: “Da Renzo”, in quel di Siamaggiore nei pressi di Oristano. Dopo l’ennesima discussione su quale lato del parcheggio dover scegliere, Jesus si accomoda sotto l’ombra degli alberi.
Dinanzi a loro, superata una solida cancellata di ferro nero, si presenta un ben tenuto prato inglese, al cospetto del quale si erge una villa, presumibilmente edificata negli anni ’70, piuttosto sobria nello stile e nelle dimensioni. Dopo poco, ci si rende conto che la villa è in realtà il cuore germinale di una struttura che, con il passare delle stagioni, è andata via via ampliandosi, in modo particolare in direzione Sud-Est dove, in ideale raccordo rispetto all’ossatura originale, si estendono le più moderne mura di una sesquipedale sala da pranzo.
 

Da Renzo - Cartocci di fritto misto

Cartocci di fritto misto

Da Renzo - Cruditè di cozze e ostriche

Cruditè di cozze e ostriche

 

Al suo interno quest’ultima, si presenta come un interminato giardino coperto, sormontato da una gigantesca intelaiatura lignea, priva di qualsivoglia sostegno strutturale intermedio che possa interrompere la prorompente continuità degli spazi. La superficie, viene invero occasionalmente conquistata dalle radici e dal fusto di piante di ciliegio in fiore, di nespoli e (immaginiamo) di ficus, che sovrastano i tavoli e le sedie color del cielo, mentre le pareti tutt’attorno – che si alternano a vetrate di discutibile fattura – richiamano in maniera inequivocabile il contrasto cromatico del torrone alle nocciole, il cui motivo viene insistentemente riproposto nelle rifiniture esterne. Sul lato sud della sala, oltre che alla estesa zona barbecue a vista, si può apprezzare una imponente apertura di vetri colorati che, pur indirizzando il pensiero verso un moderno spazio di culto, risulta essenziale nel conferire a tutto l’ambiente il giusto grado di luminosità naturale. Ottimo e ben integrato nella copertura il poderoso impianto di condizionamento, mentre non capiamo francamente il tema musicale anni ’90 proposto e diffuso nell’aere.
Addentrandosi oltre la sala, ci si può imbattere nella zona relax del complesso, composta da prato inglese, vari gazebo, divani e dormeuse, una elegante piscina e le suite per gli ospiti. Interessante la presenza decorativa di una curiosa imbarcazione, poi accertata come proveniente dalla Tanzania, inizialmente riconosciuta da Jesus come rudere locale tra la scomposta e inopportuna ilarità generale.
 

Da Renzo - Lorighittas all'astice

Da Renzo – Lorighittas all’astice

 

Il personale di servizio e la cucina, hanno di certo l’impostazione e le tempistiche necessarie per soddisfare, con metodica organizzazione, un grande numero di avventori (la struttura è in grado di gestire 600 coperti, cerimonie e convegni), ma nell’occasione dobbiamo registrare che l’ottimo lavoro della esperta maître non veniva impeccabilmente supportato dagli altri camerieri, i quali ci sono apparsi ben più superficiali ed apatici. A farne le spese, ad esempio, la rituale teatralità dell’assaggio del vino, negata all’Ing.Marrocu dopo una ben ponderata analisi della carta delle etichette, interamente referente e dedicata alle produzioni autoctone. Ad ogni modo, la scelta è ricaduta, in esordio, su un ottimo Vermentino di Gallura DOCG “Vigna ‘Ngena” Capichera (premiato con 2 bicchieri gambero rosso) per poi mutare verso un sublime “Tuvaoes” DOC delle aziende vinicole Cherchi.
 

Da Renzo - Fregola pesto e rana pescatrice

Fregola pesto e pescatrice

Da Renzo - Fregola ai crostacei

Fregola ai crostacei

 

Durante la contrattazione del nostro percorso culinario, la intraprendente maître ci racconta brevemente la storia e i meriti del “Da Renzo”, primo ristorante ad aver lanciato i prodotti della cantina Argiolas, in particolare il “Costamolino”, non essendo probabilmente consapevole di interloquire con l’incarnazione della sua stessa nemesi. Altrettanto lodevole pare la riscoperta, in tempi non sospetti, di tradizioni culinarie dimenticate, come l’utilizzo delle “Lorighittas” o della fregola sarda, con tanto di deposito di un marchio commerciale ad hoc. Ad ogni buon conto i tre, consapevoli della nomea e dei pregi del ristorante, cercavano subito di far mutare quella che doveva essere una «piccola degustazione» di antipasti (obbligatoriamente di mare) in una «grande degustazione» con integrazioni ed aggiunte varie. A seguire, richiedevano gli inevitabili primi piatti con subitanea prelazione di un secondo, ancora da definire. Nonostante facessero capolino nel menù alcuni inquietanti asterischi tutelativi, venivamo rassicurati sul fatto che tutti i prodotti erano freschissimi, in particolar modo i crostacei, che potevamo facilmente individuare, dimenarsi nel grande acquario in fondo alla sala.
 

Da Renzo - Grigliata

Da Renzo – Grigliata

 

In effetti la cucina del “Da Renzo” non è sofisticata o tralignante le tradizioni povere della zona ma, basata su materie prime di altissimo livello, visita ed individua accostamenti di sapori che ci sono apparsi deliziosi nella loro semplicità, a partire dalle ottime bruschette di pane carasau con olio d’oliva autoctono, e da un pre-antipasto costituito da filetti di alice su letto di pomodoro e basilico, e condimento di olio extravergine. Il profumo e il sapore del basilico della casa, ci è rimasto impresso fino alla fine del pranzo.
Gli antipasti sono poi proseguiti con: impressionate carpaccio di tonno (quasi impalpabile al tatto, ma intensissimo al gusto) con capperi e fragole; insalata di polpo con patate, rucola e prezzemolo; ottimi cubetti di pesce spada su crema di peperoni e spolverata di bottarga; insalata di gamberi, rucola, cavolfiore e cardi selvatici; sublimi calamari in agrodolce con olio e cipolle; vigorosa cruditè di cozze e ostriche di Arborea; gustosissimi cartocci di fritto misto con gamberi, murena e mangiatutto.
 

Da Renzo - Dessert

Da Renzo – Dessert

 

L’unico incidente, dal punto di vista della cucina, per il “Da Renzo”, lo dobbiamo registrare per uno dei primi piatti. Infatti, mentre non possiamo esimerci dal qualificare come straordinarie la fregola “Corona” ai crostacei di Jesus (verosimilmente gamberi e aragostelle) con pomodoro e prezzemolo, e quella al pesto e rana pescatrice del Raschione, dobbiamo pur rilevare come l’esigente Ing.Marrocu abbia denunciato un eccesso di acidità e di rosolamento dell’aglio nelle sue lorighittas all’astice, tanto da ingenerare il subitaneo intervento della maître, con conseguente replicazione del piatto; quest’ultimo, invero, veniva presentato, in seconda istanza, in composizione impeccabile, e quindi condiviso nelle ceramiche degli altri commensali dalle quali, nel frattempo, l’ingegnere aveva famelicamente attinto. Un cantuccio v’era rimasto, negli allenati stomachi dei Burricchi, per un secondo piatto, nella fattispecie una piccola grigliata di seppie e calamari, cotti alla perfezione nel barbecue. Infine i dessert: coppa di fragole di stagione, zucchero e limone, condita da foglioline di menta per l’Ing. Marrocu; imperiale crema catalana – l’ing.Marrocu dopo averla assaggiata dichiarava di non averne mai gustata una così buona, nonostante non fosse preparata sul momento dato il cuore sensibilmente freddo – per Jesus; coppa di tiramisù per il Raschione. Oltre ai dolci comandati, ci è stato offerto un assortimento di dolcetti sardi, composto da amaretti di mandorle, dolce gattò, gueffus, bianchini e pabassinas. Il pranzo si concludeva quindi con dei caffè e un Rum “Santiago de Cuba” extra anejo, invecchiato 20 anni per il Raschione. Costo finale dell’operazione: 76 euro cadauno – integrati a 80 – che riteniamo adeguati in relazione alla qualità della cucina e delle bottiglie di vino tracannate, un po’ di meno in riferimento al servizio, non sistematicamente di altissimo livello (ad esempio, sul finale, nel difetto di non suggerire esplicitamente un vino passito per un giusto accompagnamento dei dolci).
Per dovere di cronaca, registriamo la personale iniziativa dell’Ing.Marrocu di voler contribuire istantaneamente e in solido al costo dei viaggio a favore di Jesus, mentre non dubitiamo che il Raschione – depositario dell’IBAN del suddetto – provveda al medesimo buon costume, seppure stimolato e con qualche giorno di dilazione.

 

Il Ristorante “Da Renzo” è una splendida realtà polivalente, collocata nell’incanto della valle del Tirso che, oltre a spendersi in maniera impeccabile nell’organizzazione di cerimonie ed eventi, offre all’avventore un sicuro punto di riferimento in ordine alla migliore espressione della ristorazione isolana. Eccellente la qualità della cucina, mentre sono da accordare alcuni aspetti del servizio, cosa che comunque non compromette l’attribuzione di un giudizio sintetico di elevato prestigio: quattro burricchi, meno meno.

 


VALUTAZIONE “Da Renzo”: Quattro Burricchi.
Ristorante Da Renzo Indirizzo: S.S.131 Km 99, Siamaggiore – OR
Telefono: 3355294141    [mostra in google maps]
 

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feb 10 2013

Ristorante Ammentos – Cagliari

 Scritto da Ettore | 1 commento | Commenta

Ammentos - Interno

Ammentos – Interno

 

I ricordi di una volta, le esperienze vissute da fanciulli nel paese d’origine, i costumi, i colori, i profumi, i sapori; piccole fotografie sbiadite di un mondo passato, ma mai dimenticato. Così tre somarelli, cuccioli in un passato decisamente distante, si ritrovano, nel percorso che li ha portati alla vigilia della centocinquantesima tappa del proprio percorso senza un traguardo, all’ingresso della dimora di certe rievocazioni.
Cagliari, sabato 9 febbraio, ore 13:30. Dopo aver trovato un adeguato accomodamento per la tracotante 150CV, designata per la giornata come vettore per la parte più produttiva della compagnia dell’asinello, Ettore e Jesus attendono l’arrivo di un ritardatario Ing. Marrocu, probabilmente appagato dai riconoscimenti per l’ultima fatica letteraria, oltre che dal bilancio economico poco negativo per la stessa esperienza, alla soglia del locale eletto come teatro per l’ennesima ciccionata del weekend: il ristorante Ammentos, nella centralissima via Sassari.
 

Ammentos - Bruschette

Ammentos – Bruschette olio pomodoro

 

La porta d’ingresso immette in un corridoio piuttosto buio in cui trovano alloggio i servizi e che conduce alla sala principale del locale, di forma quadrata, le pareti verde chiaro e il soffitto impreziosito dalla presenza di travi a vista. Sul lato opposto al corridoio d’ingresso domina un vistoso bancone nel quale trovano alloggio diversi vassoi in sughero che verranno utilizzati per servire le pietanze durante il pranzo, oltre ad una apprezzabile vetrina per alcuni vini. Adiacente l’ingresso alle cucine. La sala ospita circa quaranta coperti, disposti in tavoli composti da unità squadrate in legno massello; dello stesso materiale le sedie, mentre del pratico ma poco elegante tovagliame monouso protegge le superfici dal contatto con i piatti.
 

Ammentos - Verdure grigliate

Ammentos – Verdure grigliate

 

Le pareti sono arredate con mensole e suppelletili di vario tipo riconducibili alla raccolta e alla preparazione del frutto del lavoro nei campi, a parte una vistosa e discutibile stampante multifunzione. Nella parete sud trova alloggio un particolare murale che raffigura gli elementi mancanti in una sala illuminata artificialmente: una porta e una finestra.
Privi di una prenotazione, per scelta di chi Vi scrive, veniamo fatti accomodare in un ampio tavolo rettangolare e veniamo immediatamente istruiti da un gentile cameriere di mezza età che ci illustra l’offerta del locale.
 

Ammentos - Salumi

Ammentos – Salumi

Ammentos - Formaggi

Ammentos – Formaggi

 

L’ambientazione semplice e gradevole, quasi familiare sarà, nel corso della esperienza parzialmente intaccata dalla diffusione di musica di sottofondo di discutibile adeguatezza, soprattutto per la selezione di taluni autori, poco graditi alle esigenti quanto vistose orecchie della compagnia. La cucina si basa esclusivamente su percorsi di terra, articolati secondo ricette molto semplici e classiche.
 

Ammentos - Trippa

Ammentos – Trippa

 

Ci viene consigliato come nettare dell’ottimo rosso della casa, servito in una particolare caraffa in ceramica personalizzata, e arrivato in compagnia di un primo stuzzichino compoosto da ottimo pane carasau con olio, origano e pomodoro a cubetti. Conveniamo di iniziare l’esperienza con una degustazione di antipasti misti, che in breve tempo verranno portati al tavolo.
Notevole il vassoio di verdure grigliate, composto da melanzane, zucchine, peperoni, carote, cavolfiore, cipolle, ottime negli ingredienti e nella preparazione; indimenticable il tagliere di salumi composto da prosciutto crudo, guanciale, lonza di maiale, salsiccia secca; ottima selezione di formaggi costituita da ricotta affumicata e pecorino fresco fuso sopra fette di pane carasau.
 

Ammentos - Zizzigorrus

Ammentos – Zizzigorrus

 

Concludevano la carrellata un assaggio di eccellente trippa e ottime lumache al sugo piccante.
Il vasto assortimento dell’offerta della cucina ha creato non poco imbarazzo agli esigenti burricchi costretti a scegliere solamente tre piatti fra una serie decisamente invitante. Si decide per un tris composto da sempre graditi e classici culurgiones di patate al sugo, ottima fregola con lumache al sugo e spettacolare fregola con funghi cardoncelli. Primi piatti notevoli anche grazie alla fregola di produzione palesemente artigianale, che tante volte è rimasta una chimera per i nostri eroi.
 

Ammentos - Fregole, Culurgiones

Ammentos – Fregole, Culurgiones

 


Nonostante il non trascurabile apporto calorico garantito fino a quel momento, i tre voraci avventori non resistono al richiamo del secondo piatto, secondo dal fascino particolare, per la nobiltà dell’animale sacrificato per la causa, ma anche corpo di un perverso reato che stava per consumarsi, il cannibalismo: stufato di burriccu ai funghi, accompagnato da capra in umido con salsa piccante, oltre che da verdure fresche e delle ottime patate arrosto. Al di là di una consistenza non eccessivamente tenera i piatti son risultati comunque gradevoli e ben equilibrati.
 

Ammentos - Asino e Capra

Ammentos – Asino e Capra

 


Non essendo contemplata una vera e propria scelta di dessert, ci viene proposto un interessante assortimento di dolci della casa: aranzadas, guelfusu, gatteau, pabassini e ottime formaggelle calde appena sfornate; il momento è stato accompagnato da dell’ottimo moscato artigianale.
Il pranzo si è concluso con caffè per tutta la carovana ainìna e liquore di liquirizia Notte Nera(Pacini, Cagliari) per Ettore e Ing. Marrocu. Costo dell’esperienza 30€ cad. burriccu, decisamente inferiore rispetto alla qualità delle materie prime impiegate e alla maestria con cui son stati preparati i piatti.
 

Ammentos - Dolcetti sardi

Ammentos – Dolcetti sardi

 

Per chi ama la cucina tradizionale, Ammentos rappresenta un tuffo nei sapori della Sardegna di un tempo, capace di suscitare sensazioni come solo la cucina di nonna può fare, grazie ad una accurata selezione delle materie prime e ad una certosina preparazione secondo le ricette semplici di una volta. L’empatia, la cortesia e la disponibilità del personale completano gli elementi per il turista, ma anche per il cliente abituale che vuole regalarsi un bel momento in compagnia e, per chi tiene al bilancio, anche con il giusto impegno economico.
Alla luce delle sbavature di lieve entità rilevate non possiamo non concedere il terzo meritato burriccu, che significa adesivo rating, con menzione speciale per la selezione degli ingredienti (e senza dubbio per la riuscita ambientazione di stampo tradizionale, ndr.).

 

VALUTAZIONE “Ammentos”: Tre Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Ammentos Indirizzo: Via Sassari 120, Cagliari
Telefono: 070651075 [mostra in google maps]

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