Ristorante Dr.Ampex – Cagliari
Scorre veloce il nastro sulla bobina. Metafora psichedelica dell’inarrestabile incedere della vita, impressione della limitatezza del tempo entro un istante infinito, espressione della costrizione del passato nella sfuggente realtà dell’adesso, impertinente pretesa di concedersi al futuro, oltre i confini di un inevitabile nulla.
Scorrono veloci le ultime giornate d’Estate per il gruppo storico dei burricchi Triumviri e per chi, occasionalmente e nonostante la non più recente capitis deminutio maxima, si atteggia ancora come tale, intravedendo nelle poche immagini in cui gli è concesso di apparire, l’occasione per assumere pose da sintomatico mistero, parimenti all’entusiasmo con cui, una rotondeggiante foca artica potrebbe sguizzar fuori dall’acqua gelida, nell’unico inatteso spazio di luce offerto dalla interminabile calotta polare.
Venerdì notte. Cagliari caldissima e afosa. L’umido dell’aria trasuda dalle pareti del centro storico e trans-luccica sulla pelle di chi, tra gli affannanti burricchi, ha superato ormai da tempo la soglia limite della decenza lipidica (leggi burriccu Pg). Need a new Donkey Challenge?
Ventidue della sera. L’orario non è esattamente da cena al calar del sole, ma i due Triumviri ufficiali Jesus e Raschione Ettore, volentieri decidono di venire incontro alle esigenze professionali dell’irriducibile Ing.Marrocu, ritoccando di sessanta minuti, il rendez vous canonico delle ciccionate post-crepuscolari.
Luogo stabilito per l’appuntamento, le pittoresche e strette stradine intorno alla Via S.Giacomo, prezioso e non altezzoso scrigno dei segreti, che accoglie e custodisce la nostra destinazione finale.
Nascosto dietro una graziosa porticina in legno, ben decorata ed integrata nella via S.Giacomo, si affaccia il gioiello alimentare di quest’oggi: Ristorante Dr.Ampex.
Il nome rievoca il non lontano passato artistico/musicale del suo proprietario, il Sig. (anzi Dottore in medicina -?-, per quanto abbiamo potuto apprendere da google) Giampaolo, persona di rara gentilezza e affabilità, capace di mettere a proprio agio i propri clienti, interagendo con discreta e misurata empatia al momento di raccogliere le ordinazioni o di servire le varie originali pietanze proposte, ciascheduna piacevolmente accompagnata da una puntigliosa didascalia verbale.
Tale ricercata compostezza di impronta squisitamente domestica, trasfigura nella sobria eleganza dell’interno del ristorante, che richiama nello stile e negli arredi, l’accogliente sala da pranzo di una inattaccabile famiglia medio-borghese isolana.
La sala è ben climatizzata, e dei piccoli ma frenetici ventilatori da soffitto regalano agli avventori un attimo di nostalgia in gusto retrò, richiamando alla memoria i tempi in cui, secondo quanto raccontato dallo stesso Dr.Giacomo – alias Dr.Ampex -, le vecchie mura accoglievano un rumoroso disco-pub in voga nella città.
Oltre che dal Dr.Ampex, il servizio – rigoroso ma alla mano – veniva garantito da un’energica quanto elegante signora in abito nero, oltre ché da qualche baluginante collaboratore.
Con l’accomodarci nello spazioso tavolo a noi riservato, venivamo accolti, per spezzare da subito la fame, da un gustoso anticipo di antipasti: delizioso pane guttiau con pomodorini freschi.
Comandate le bevande analcoliche e il vino bianco – un felicemente intenso vermentino D.O.C. Issu (che nel nome si contrappone alla coniugazione del Deu di Jesus), delle cantine Altea di Serdiana – seguiva poi una serie di nove originali e gustose portate, a cavallo tra i sapori di terra e mare; quantunque il numero considerevole di pietanze sarebbe potuto apparire in eccesso per il corretto equilibrio dimensionale della cena, in realtà queste ultime risultavano assolutamente ben misurate, sia in considerazione della dose pro-capite assegnata, sia dal punto di vista del registrato apporto calorico complessivo.
Possiamo ricordare quindi, nell’ordine: singolarissimo piatto composto da bruschettine con marmellatina e gorgonzola su base di prosciutto crudo di parma e involtini caldi di lardo di colonnata su prugne secche (eccezionali), bruschette con friarielli e sardine, carpaccio di tonno affogato in pomodorini tritati, carpaccio di bue rosso con rucola, grana e funghi, deliziosa insalata riccia con ricotta, alici e noci, insalata di dentice in letto di sedano, polpo marinato con fagiolini sbollentati, frittura di verdure miste e polpettine di carne. Gli antipasti terminavano quindi con una originale composizione di funghi e bottarga. Da segnalare, inoltre, che le bruschette con friarelli e sardine, ci sono state riproposte, come omaggio dello chef (?), sul finire della cena.
I primi piatti venivano concordati direttamente alla fine degli antipasti: tagliolini gamberi e scampi, a dir poco superlativi, nella loro semplicità.
Terminata la pasta, esclusa la possibilità di procedere con l’ordinazione di pietanze arrosto – anche data l’ora tarda -, si decideva velocemente per l’assaggio di due pietanze cotte al forno: gamberi cucinati con vino bianco, e calamari in umido con asparagi e carote. Purtroppo dobbiamo registrare, per quanto riguarda il salto tra primi e secondi, una netta involuzione della eccellente qualità, non sappiamo se legata all’approssimarsi dell’orario di chiusura della cucina.
Dopo una pressante interazione del – non ineditamente – irrequieto Marrocu con il Dr.Ampex, articolatasi in lunghe pause sigaretta fuori dal locale e non meglio inquadrabili discussioni di filosofia spicciola, la cena poteva concludersi con i dessert: sobrio sorbetto al limone per Jesus, spumeggiante millefoglie con crema pasticcera guarnita ai frutti di bosco, per i restanti commensali.
Caffè, liquori alla liquirizia e mirto per Jesus concludevano quindi questa ennesima sessione di lavoro. Costo finale 30€ cadauno, assolutamente al di sotto del corrispettivo ideale dovuto.
Nonostante la sbavatura nei secondi piatti, da ipotizzarsi episodica, dobbiamo ritenere la cucina di Dr.Ampex, seppur non estremamente ricercata, del tutto originale e in grado di reggere la sfida dei palati più attenti ed esigenti.
L’atmosfera del locale e la gradevolezza del servizio, rendono di certo il ristorante un luogo ideale per piacevoli serate, all’insegna della rilassatezza e del buon mangiare. In sintesi, votazione finale: tre Burricchi, meno meno.
VALUTAZIONE “Dr.Ampex”: Tre Burricchi. | |||
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Ristorante Dr.Ampex |
Indirizzo: Via San Giacomo 31, Cagliari Telefono: 070658199 [mostra in google maps] |
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