Trattoria Deidda – Cagliari
Sabato di fine Luglio. La mattinata non è assolatissima e il risveglio di Jesus, prematuramente destato dagli indecifrabili SMS della donna del presidente (per maggiori dettagli potete vedere qui), è uno psicodramma a cavallo tra la metamorfosi kafkiana e il meno letterariamente nobile: «chi sono, dove mi trovo? cosa tutto avrò bevuto ieri … ?!?».
Ore 12.45. Il Raschione Ettore, nell’ombra ed al fresco della sua dimora, dopo essersi dedicato alla soluzione delle equazioni di Maxwell al contorno della propria toilette, ed aver speso parecchie energie per trovare un onorevole compromesso sui problemi di politica internazionale, si propone di affrontare un ben più alto e gravoso impegno: identificare un ristorante pronto ad accogliere i Triumviri ufficiali, manchevoli del terzo significativo elemento, l’Ing. Marrocu che preferiva, nell’occasione, difettarsi dall’insindacabile dovere primario di burriccu e dedicarsi a più effimere e ludiche attività estive. Da escludere inoltre il “contorno” di qualsivoglia satellite della galassia àinina, per effetto di una improvvisa e globalizzante politica di strisciante, pestilenziale susunkaggine.
«Pronto? Salve, è possibile prenotare un tavolo per due? … Sì a nome di Marrocu, Ing. Marrocu … verso le 13.30».
«Ma a pranzo? Ahah, no siamo chiusi, dal 28 Luglio apriamo solo per cena».
«Ah bene, mi dica se ho ben compreso. Arriva l’alta stagione, il centro è pieno di turisti affamati e voi chiudete tutti i giorni a pranzo ??? Scienziati! Arrivederci! … tu tu tuuu».
Senza voler tornare su una polemica e una battaglia combattuta più volte su queste pagine, consigliamo vivamente al giovane neo sindaco della municipalità di Cagliari – presunta e sedicente città turistica – di prendersi qualche giorno di ferie al fine di visitare, come tanti suoi coetanei, il seducente capoluogo catalano di Barcellona, con l’intendimento di verificare personalmente se in questo periodo dell’anno, a qualsiasi ora del giorno o della notte, sia possibile individuare un solo locale con le saracinesche abbassate, onde prendere spunto sui criteri di assegnazione e di revoca delle licenze ai dinamici ristoratori di casa nostra.
Ore 13.05. Non essendo stato possibile bloccare telefonicamente un tavolo in alcun ristorante del cagliaritano, Jesus si presenta comunque di fronte all’abitazione del Raschione con la sua 150 cavalli. Destinazione la via Sardegna, unico, inestimabile e inesauribile serbatoio di piccoli accoglienti ristoranti – generalmente aperti – della città.
Dopo un breve camminare longo la via, la scelta è compiuta. Trattoria Deidda, locale ormai storico del quartiere della Marina, non distante dall’esteticamente discutibile sede della Regione Sardegna.
L’interno della trattoria si presenta, architettonicamente parlando, con un oblungo corridoio, esteso tra l’ingresso e la zona cucina; “a vista”, non per effetto di un’ampia vetrina ma per la porta di accesso, perennemente e fastidiosamente aperta.
Splendide arcate in pietra, sapienti rifiniture di probabile recente fattura, punti luce ottimamente studiati, renderebbero l’ambiente finanche raffinato e romantico a dispetto dell’appellativo di “trattoria”, se non fosse per alcuni elementi di distorsione quali: appariscente frigorifero delle bevande in bella vista, bancone da latteria utilizzato come ripostiglio al centro della sala e colore delle tovaglie, decisamente in contrapposizione caco-cromatica rispetto alle eleganti tonalità delle pareti. Parallelamente alla sala principale, un ampio corridoio gemello rende le capacità ricettive della trattoria particolarmente invitanti, anche per occasionali numerose tavolate.
Pochi gli avventori presenti – tutti probabilmente abituali – il servizio in sala è garantito da un’unica graziosa cameriera, particolarmente gentile e alla mano, anche se a tratti piuttosto sbrigativa.
I due Biumviri superstiti ordinavano quindi gli antipasti di mare misti. Dalla esigua cantina del ristorante, sceglievano un vermentino di Gallura DOCG Aristana, particolarmente buono ma purtroppo servito eccessivamente caldo – nonostante una preventiva quanto azzardata latenza nel congelatore – data l’impossibilità di disporre di un semplice cestello del ghiaccio.
Ottima e degna di nota invece la qualità degli antipasti.
Gustosissimi granchi bolliti, salmone a tranci preparato alla catalana con olio e cipolle, gianchetti fritti su salsina di pomodori secchi, polpo marinato (meno convincente), ed infine una eccellente zuppa di cozze, con scarpetta finale sul superbo e salatissimo sughetto di fondo. Assolutamente ineccepibile quindi la genuinità e la qualità delle pietanze, meno encomiabili invece abbondanza e presentazione estetica dei piatti, evidentemente … da trattoria.
Sulla falsariga degli antipasti, è il primo piatto, scelto dai burricchi: due ottime e ben presentate porzioni di orecchiette arselle e bottarga, la cui unica rimarcabile lacuna, potrebbe essere individuata nella difettante quantità dell’olio impiegato per il condimento, apparso buonissimo ma forse eccessivamente asciutto.
Eccellente la qualità delle seppiette arrosto e dell’orata, che hanno rappresentato l’inevitabile coronamento del pranzo degli affamati Biunviri, che anzi avrebbero ben gradito la presenza di una seconda orata, anziché dover dividere e divisare competitivamente la medesima.
Il pasto si concludeva con una sebada al miele (di media qualità) per il Raschione e un (pessimo) sorbetto al limone per Jesus.
Con l’appendice di caffè e liquore alla liquirizia per Ettore, terminavano quindi le ostilità.
Costo complessivo cadauno 38€, per l’occasione interamente finanziato dal Raschione Ettore – al fine di compensare e contrastare le recenti ed eclatanti attività sperequative di Jesus -, da ritenersi un 10-15% superiore rispetto al giusto dovuto.
Chi volesse provare la cucina della Trattoria Deidda, stia pur certo di trovare un ambiente gradevole e conviviale e finanche alcuni piatti di pregevole fattura, con particolare riferimento alla genuinità e alla qualità degli ingredienti. Meno consigliato, per chi invece dovesse ritenersi un amante degli ambienti raffinati, dei piatti ben presentati o esiga, da parte del servizio, una maniacale attenzione per i dettagli.
VALUTAZIONE “Trattoria Deidda”: Due Burricchi. | |||
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Trattoria Deidda |
Indirizzo: Via Sardegna 100, Cagliari Telefono: 070663668 [mostra in google maps] |
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