☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
gen 31 2011

 Scritto da Ettore | | Commenta

concorsi@donkeychallenge.com

indicando, secondo voi, le pietanze componenti il menu ideale per il pranzo dei triumviri, dall’antipasto al dolce, compresi amari. Il menu che risulterà più accattivante per la stimata giuria parteciperà ad un pranzo con tutto il triumvirato, nonchè con altri eventuali e sempre graditi ospiti.

Cosa aspettate? Venerdì sera il Risultato…


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gen 29 2011

Ristorante Su Zaffaranu – Assemini

 Scritto da Jesus | 2 commenti | Commenta

Su Zaffaranu - Karmis

Su Zaffaranu – Ing. Marrocu, Karmis


«Su molenti ki no cannosci su zaffaranu».
Il somaro che non conosce lo zafferano.
Più prezioso dell’oro, più carezzevole della seta, più inebriante del fiore di papavero, è per quest’oggi, la spezia principe della coltivazioni sarde, al centro dell’attenzione dei “molenti” Triumviri e del Raschione Ettore in particolare, il quale, in procinto di varcar la soglia del Ristorante che porta il suo nome, solennemente proferiva a mo’ di salmo, la rituale liturgia del famoso ed assennato motto di origine popolare.
Ecco quindi di nuovo riuniti i Triumviri ufficiali, Jesus, Ettore e l’Ingegner Marrocu, poco dopo le tredici, al tavolo del Ristorante su Zaffaranu, per scrivere l’ennesimo capitolo dell’ormai interminabile opera che ci vede, più o meno consapevolmente e più o meno coscientemente, coinvolti nel precipuo proponimento di saggiare le infinite possibilità e sfumature che la cucina sarda può offrire agli amanti della gastronomia nostrana.

Su Zaffaranu - Insalata mare Pesce Spada

Su Zaffaranu – Insalata mare Pesce Spada


Luogo dell’incontro è Assemini, in fronte ai ruderi postmoderni del famoso punto di ritrovo giovanile degli anni ’90, la discoteca K2. Poco distante, compare l’Hotel Argentina, di cui “Su Zaffaranu” è l’annesso ristorante, disponibile per i disgiunti e occasionali avventori.
L’ampia sala del locale è di evidente nuova ristrutturazione. Lo stile moderno ed elegante propone un’ambiente confortevole e dalla prorompente luminosità, cromaticamente dosata sul tema del fuoco e, ovviamente, del giallo zafferano, tanto da riflettere la sua condizionata natura su tavoli e pietanze, al punto da indurre il disattento Jesus a pensare che la pasta de “su coccoi” propostoci in tavola, fosse stata preparata anch’essa con l’aggiunta di zafferano.

Su Zaffaranu - Scabecciu, Polpo marinato

Su Zaffaranu – Scabecciu, Polpo marinato


Gli spazi del ristorante sono dominati dalla presenza di una non ingombrante isola centrale, dedicata alla mescita delle bevande e alle transazioni finanziarie, che divide idealmente la sala in due zone distinte, la più ampia delle quali viene occasionalmente destinata (come quest’oggi) ad accogliere imponenti cerimonie pubbliche. Abbiamo potuto notare, inoltre, una più ristretta saletta privata, adornata di tendaggi e decori di più elegante fattura.
Il personale del ristorante è numeroso, gentilissimo, attento, ed ottimamente preparato. In particolare ci sentiamo e premuriamo di elogiare la inarrivabile professionalità della cameriera “Francy” la quale, per suo stesso dire, professava passione ed impegno assoluto nel proprio lavoro, tanto da percepire e anticipare, quasi telepaticamente, ogni richiesta da parte dei Tre commensali burricchi, foss’anche questa trattenuta o pudicamente circoscritta. Encomiabile!

Su Zaffaranu - Polpo alla diavola

Su Zaffaranu – Polpo alla diavola


E’ stato semplice e naturale quindi, per i Triumviri, affidarsi in toto alle proposte culinarie suggerite con perentoria sicurezza dalla gentile cameriera: antipasti misti di mare, spaghetti “Su zaffaranu” della casa, pesce capone alla catalana come secondo; il tutto accompagnato da un’ottima bottiglia di vino bianco Karmis del 2009 IGT della Valle del Tirso, di cui abbiamo già più volte tessuto le lodi.
Come sempre, estrema ammirazione per la componente scenica dell’assaggio critico della bottiglia, condotto con gestuale sussiego dall’ottimo Ingegner Marrocu:

«Oltre a essere Ingegnere è anche sommelier??»
«No, in realtà non ci capisce niente di vino, ma è sempre un piacere da vedere!»

Spaghetti su Zaffaranu

Spaghetti su Zaffaranu


Per quanto riguarda la qualità degli antipasti, dobbiamo comunque onestamente rilevare che non sono stati pienamente all’altezza del servizio. Si è esordito con una discreta insalata di mare, un mediocre antipasto di pesce spada carote e olive, buone melanzane sott’olio al sugo, anonimo polpo marinato e dell’improbabile pesce a scabecciu, servito eccessivamente freddo (seppure arrivasse direttamente dal frigorifero, perché non scaldarlo trenta secondi al microonde?). Ottimo invece il polpo alla diavola, unica portata servita calda, per la quale Jesus e l’Ingegner Marrocu, si sono lasciati andare ad un’ennesima significativa scarpetta.
Ineccepibile invece la presentazione del primo piatto comune ai tre commensali: spaghetti “Su zaffaranu”, conditi da uno speciale sugo ricco di scampi, gamberi, seppiette, cozze, arselle, e una ben dosata componente di zafferano: ottimi!

Su Zaffaranu - Capone alla catalana

Su Zaffaranu – Capone alla catalana


Citiamo a questo proposito un contenuto quanto gustoso alterco, pervenuto tra il Raschione Ettore e l’Ing. Marrocu quando, nonostante la cameriera avesse giustamente predisposto tre piatti adatti a riporre i gusci di crostacei e molluschi del condimento, rigorosamente sulla sinistra di ciascun commensale, come il galateo impone, il Raschione divisava il condividere la stessa stoviglia dell’Ingegnere! Aspettiamo un suo commento per una giustificazione adeguata!
Arriviamo quindi al secondo piatto. Splendido nella presentazione, eccellente per il gusto piacevole e delicato, ci veniva presentato un originale capone (o cappone) alla catalana, in sugo di limone, olio e cipolle, ornato da buoni pomodori, lattuga, radicchio e accattivanti spicchi di limone isolano. Eccellente!

Su Zaffaranu - Semifreddo fragole vaniglia

Su Zaffaranu – Semifreddo fragole vaniglia


Giunti a questo punto della ciccionata, pressato dall’approssimarsi di improrogabili impegni di lavoro, l’Ing.Marrocu premeva consumare velocemente il dessert, ed ordinava quindi un sorbetto al limone ed un liquore alla liquirizia, per poi congedarsi in anticipo dai suoi meno impegnati commensali. Questi ultimi, con meno apprensione, si concedevano ancora qualche minuto, per consumare un ottimo semifreddo alla vaniglia su letto di crema di fragole, un buon caffè e due relativi ammazzacaffè: mirto nella norma per Jesus, liquirizia per il Raschine.

50€ Cadauno il costo del pasto, di certo commisurato se considerassimo la sola eccellente qualità del servizio, del tutto eccessivo se rapportato all’apprezzamento medio delle pietanze consumate. 
Rileviamo infatti che la qualità degli antipasti proposti dalla cucina si discostava considerevolmente da tutte le altre pietanze, nonché dalla estrema puntualità e professionalità del personale.
Sebbene possiamo immaginare che questo elemento negativo possa essere in qualche modo attribuibile all’occasionale presenza di un pranzo matrimoniale, che inevitabilmente gravava la cucina di maggiori impegnative incombenze, non possiamo non tenerne conto nel nostro giudizio complessivo, che sarebbe altrimenti potuto essere ben diverso. Ovviamente menzione speciale, per l’eccellente servizio.



VALUTAZIONE “Su Zaffaranu”: Due Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Su Zaffaranu Indirizzo: Via Coghinas 1, Assemini – Cagliari
Telefono: 070 941146    [mostra in google maps]
 

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gen 22 2011

Ristorante il Fanà – Cagliari

 Scritto da Jesus | 6 commenti | Commenta

Il Fanà Interni


Con ancora presenti, nel veloce scorrere del proprio sangue, le deliziose tossine della buona acquavite da poco assimilata (evidentemente non per via endovenosa) il vostro amato Jesus si appresta a scrivere e descrivere, ragionare e vergare, sulla nuova ennesima ciccionata, consumatasi con buon uso e abuso dell’ancestrale Rituale, in questo freddo Sabato di Gennaio, col felice supporto dei suoi fedeli compagni d’ainina avventura: il Raschione Ettore, lo stimatissimo e ormai celeberrimo ai nostri fan, Triumviro ufficiale, Ing.Marrocu.
Questa volta i Tre hanno avuto modo di perseguire il proprio intento con efficacia pressoché scontata, diretti e indirizzati dalle indicazioni di un informatore più che affidabile, di cui non possiamo rivelarvi alcunché, se non che il proprio riferimento di telefonia mobile, inizia con 335 e termina con 431.

Il Fanà – Acciughe, Tonno con fagioli, Cernia


Luogo dell’incontro, il Ristorante “Il Fanà”, nel Corso Vittorio Emanuele II, che si presentava subito positivamente, già prima di varcar la soglia del locale, per effetto della pronta risposta del personale al momento della prenotazione. Sembra un dettaglio inutile, ma non capita spesso…
La sala principale (principale e unica) del Ristorante, appare topologicamente non dissimile rispetto a parecchi altri locali del Corso Vittorio: distribuzione allungata degli spazi, a mo’ di largo corridoio, cucina e servizi in fondo alla sala, tavoli disposti lungo le pareti. Gli arredi sono di raffinata eleganza; il soffitto a volta è sostenuto da una serie di architravi di pregiata fattura, sapientemente impreziositi da laterizi in tufo e malte di colore chiaro (ringraziamo l’Ing. Marrocu per la consulenza di ordine massonico).
Unica nota stonata, il voluminoso sistema di condizionamento e di areazione della cucina, che suggeriamo di voler mimetizzare adeguatamente, con una opportuna sovrastruttura in legno. Eccellente invece la scelta della musica di sottofondo, elegantemente d’atmosfera.

Il Fanà – Polpo marinato


Eccellente anche l’accomodamento e l’accoglienza ricevuta da parte dell’unica gentilissima ed empatica cameriera, che durante tutto l’articolarsi del pranzo ha voluto assicurarsi, con atteggiamento al contempo informale e rigoroso, che tutto fosse di nostro gradimento e ci venisse presentato con puntualità ed efficienza. Ottimo l’esordio di saporitissime bruschette all’olio, e ben fornita la carta dei vini, da cui abbiamo potuto scegliere una delle nostre bottiglie preferite: vermentino Karmis, I.G.T. della valle del Tirso, medaglia d’oro al Vinitaly 2009 e menzione speciale nel 2010, che si è sposato in maniera eccellente con gli antipasti di mare, subito suggeritici.

Il Fanà – Gamberi in crosta


Eccellente è quindi l’aggettivo che intenderei utilizzare, a rischio d’inelegante ripetizione formale, per definire sinotticamente il complesso degli antipasti propostici, originali ed abbondanti.
Si è iniziato con una ottima e molto delicata insalata di polpo marinato, impreziosita con gamberi e seppiette sott’olio, tranci di tonno tabarchino con fagioli neri e cipolle, insalata di cernia e ottimo pesce a scabecciu (che non riportiamo visivamente per questioni di spazio); seguivano, infine, un particolare ed encomiabile piatto di acciughe, marinate con melanzane sott’olio e abbondante pepe nero, ed una singolare portata di gamberi in crosta di pane, accompagnati da una deliziosa salsetta di burro, capperi e peperoncino: sublime!
A proposito di questo ultimo piatto, non possiamo non elogiare il raffinato palato dell’Ing.Marrocu, che ha potuto cogliere prontamente la preziosa e ben celata composizione del ripieno del gambero, nonostante le manifeste perplessità (più che altro lo scherno) degli scettici commensali.

Agli abbondanti antipasti, seguivano quindi i primi piatti, tutti di diversa estrazione, per ciascuno dei burricchi Triumviri, che hanno così voluto mettere alla prova prontezza ed efficacia del personale della cucina, che solitamente all’ora di pranzo non si presenta in forze, pronto ad accogliere qualsiasi richiesta dei capricciosi clienti.

Il Fanà – Linguine all'astice

Spaghetti ai ricci di mare


Fregola cozze arselle


Invero la cucina ha ben superato la prova, presentando con il giusto tempismo, dei primi piatti di pregevole fattura, per i quali comunque dobbiamo declinare alcuni distinguo…

Il Fanà – Assaggio di Dolci


…Il primo è relativo alle Linguine all’Astice, richieste dall’Ingegner Marrocu, che forse per effetto della quantità di pietanze assimilate in precedenza, forse per l’abbondante colazione consumata in tarda mattinata, non è riuscito a terminare più della metà della pasta, tanto da ricevere una quasi mortificata richiesta di chiosa da parte della cameriera, preoccupata per il fatto che l’Ingegnere potesse non aver gradito pienamente quanto ad Egli proposto.
Buoni invece gli spaghetti ai ricci di mare di Jesus, che però deve onestamente rilevare di averne mangiati di più lodevoli.
Per finire giudizio più che positivo per la Fregola cozze arselle, provata da Ettore, e apprezzata in particolar modo per la quasi totale assenza di brodosità (in sardo: callada!).

Fuori discussione la possibilità di poter ingurgitare ulteriori portate, anche in prospettiva di un nuovo appuntamento alimentare organizzato per la serata, i Tre sono passati direttamente al dolce, facendosi con buon intuito catturare da un’allettante proposta: assaggio di dolci proposti dalla casa.
Scelta sicuramente felice, perché ci sono stati presentati un fantasioso assortimento di creme, torte, mousse, tutte sulla base dei sapori di arancia amara, vaniglia e nocciola. Veramente originali e notevoli!
Il pasto si è concluso con il caffè (come spesso accade non apprezzato dall’esigente Ing.Marrocu), un’acquavite per Jesus e due liquori alla liquirizia (anche questo non particolarmente gradito all’ingegnere) per i restanti burricchi.
E’ di 36€ cadaburriccu, il costo complessivo del pranzo, che riteniamo pienamente giustificato, tant’è che Jesus, in segno di approvazione, aggiungeva di sua sponte 10€ di meritata mancia.
Il giudizio finale è quindi presto fatto: ambientazione elegante e romantica (purtroppo non si è potuto immortalare l’Ingegner Marrocu nella prospettiva delle rose naturali che decoravano i tavoli, in causa di pesanti minacce di strascichi legali), personale di gentilezza e professionalità estrema, tanto da meritare una menzione speciale, pietanze mediamente ottime.
Unico appunto da fare, in considerazione del fatto che sul finale del pranzo i tempi di attesa sono sensibilmente aumentati, riteniamo che la presenza di una sola, se pure parecchio efficiente, cameriera, inizi ad apparire insufficiente per accogliere il registrato numero di, seppur pomeridiani, avventori.


VALUTAZIONE “Il Fanà”: Tre Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Il Fanà Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele II 161, Cagliari
Telefono: 070680326    [mostra in google maps]

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gen 15 2011

Trattoria Da Zaira – Cagliari

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta

Da Zaira – Interni (b/n)


Per narrare l’ennesima vicenda di quella gloriosa e interminata saga che è il Donkey Challenge, voglio per quest’oggi invitare i nostri lettori cagliaritani, in particolar modo quelli meno giovani, a vagheggiare per un minuto con il proprio pensiero e la propria memoria, nell’intento di rivivere mentalmente la vecchia Cagliari della metà del secolo scorso, attingendo dal mare sbiadito dei ricordi, immagini in bianco e nero di una città che, almeno fino ad oggi, pensavamo non esistesse più.
Immaginatevi intenti a percorrere la celeberrima Via Sassari, magari sotto il sole di un caldo pomeriggio estivo, immersi nei profumi e nei rumori di un tempo, senza il fastidioso fragore del traffico urbano e, dopo poco, a varcare la soglia di un quasi anonimo portone al numero 52, che tutto sembrerebbe tranne che l’atrio di una trattoria, se non fosse per l’insegna che discretamente vi capeggia sopra, senza l’ardire di evocare il nome dello stesso locale che vorrebbe figurare: Trattoria Da Zaira.

Da Zaira – Bruschette all'olio


E’ appunto l’ingresso della trattoria che ha segnato, nell’insana mente e nei non ricordi (per questioni di età) del vostro amato Jesus, il punto liminale, sospeso tra la Cagliari che conosciamo oggi e un luogo dove il tempo sembra essersi fermato a 40/50 anni fa.
Il locale, non troppo ampio con un’unica sala e una decina di tavoli, ha le fattezze di un vecchio BAR di quegli anni, con le altissime pareti bianche, decorate alla base con rivestimento in finto mogano, le arcate ampie in muratura semplice, le luminose finestre che danno sulla strada e lasciano filtrare la luce attraverso le vecchie ventole di areazione; lungo una parete, tra l’ingresso e la cucina a vista, domina la sala un ampio bancone, dietro il quale, quando non è intenta a servire i clienti o a discutere con loro delle vicende sentimentali della propria famiglia, potete trovare la simpatica (e cagliaritanamente gentile) proprietaria, la signora Zaira, parimenti al (forse) marito cuoco Edoardo (ma di questo dettaglio non possiamo essere certi).

Da Zaira – Polpo alla marinara


Confessiamo che il primo impatto con la trattoria, piuttosto spartana e popolare, è stato di colpevole perplessità, tanto da determinare la frettolosa e subitanea condanna del Triumviro Ettore per la scelta del luogo di convergenza – invero abbastanza obbligata, in virtù della chiusura (sa prossim’otta zerria!) della nostra prima destinazione e della premura contingente dell’Ing. Marrocu, piacevolmente presente anche quest’oggi, ma con forti e imminenti obblighi istituzionali – fino ad un certo fastidioso atteggiamento di sufficienza, manifestato al momento di proferire le ordinazioni, concordate rispetto al non variegato menu: polpo marinato  come antipasto, spaghetti cozze arselle come primo piatto, secondi incerti. Ebbene, nonostante i Triumviri siano abituati ad assaporare antipasti a profusione, durante le loro ciccionate, e nonostante la preparazione del polpo non sembrasse a prima vista eccezionale, dobbiamo ritenerlo senza ombra dubbio e con il conforto nel giudizio del Raschione Ettore e dell’Ing.Marrocu, il più buono che abbiamo mai mangiato. Questo si traduce, olisticamente parlando, nell’attribuzione al/agli antipasto/i , di un giudizio di merito più che eccellente.

Da Zaira – Spaghetti cozze arselle


Altrettanto eccellenti le bruschette all’olio, dapprima negate per problematiche di cottura, poi presentate al cospetto dell’Ing.Marrocu che ne aveva fatto richiesta; buono anche il vino novello della casa, servito in fresche brocche da 1/2 litro. 
Gli spaghetti che sono seguiti, dalla quantità sproporzionata e dalla splendida presentazione, non raggiungevano il livello qualitativo dell’antipasto sovracitato, ma possiamo sicuramente ritenerli all’altezza della cucina dei migliori ristoranti fin qui visitati: ottimi!
Inutile dire che, alla fine, sul piatto da portata non è rimasto il benché minimo frammento di spaghetto, e anzi Jesus ha potuto assistere a una mal contenuta quanto indecorosa diatriba tra i suoi due commensali, in merito alle ultime porzioni auto-distribuite.

Da Zaira – Orata arrosto


La perplessità, questa volta e a questo proposito, è stata manifestata dalla signora Zaira, che ha strabuzzato occhi ed orecchie nel vedere i sovrabbondanti spaghetti così facilmente trangugiati, e congiuntamente sentirsi richiedere un secondo piatto; perplessità questa, sublimata in un simpatico discorso con il sempre teatrante Jesus:

«Ma lei l’ho già vista, è venuto altre volte?»
«No, ma forse mi ha visto in TV.»
«No creu!»

Dopo essere stati informati, come sopra accennato, delle disavventure sentimentali di alcune nipoti della empatica proprietaria, ecco arrivare i secondi piatti richiesti: orate arrosto per tutti e tre i commensali.
Il giudizio, per tali prelibatezze del nostro mare, è decisamente in linea con le pietanze che le hanno precedute: eccellenti! Sicuramente tra le più buone mai assaggiate nel nostro lungo pellegrinare culinario.

Da Zaira – Torta radicchio pinoli


A questo punto del desinare dobbiamo registrare, ahinoi, la dipartita dello stimato Ing. Marrocu, per cause prettamente professionali. Non ha potuto quindi, il caro ingegnere, assaporare il dolce richiesto e presentatoci: una squisita quanto originale torta al radicchio e pinoli, il cui indice di appetibilità è possibile misurare dalla non integralità con cui riportiamo le due fette di torta nel resoconto fotografico; le mandibole a volte sono più rapide dell’otturatore digitale!
Il pasto, non essendo prevista la possibilità di caffè, si concludeva con due bicchieri di liquore: crema di limone per il Raschione Ettore, buonissimo Mirto della casa per Jesus.


Il costo del pranzo è stato di 37€ cadauno che, nonostante gli apprezzamenti per l’eccellente cucina palesati fino ad ora (usando come unico parametro di giudizio la qualità del mangiato sarebbero stati adeguati) ,  dobbiamo ritenere un 20-25% eccessivi rispetto ad un compendio ideale, che tenesse conto della varietà del menu a disposizione e della qualità generale del servizio, marcatamente casalingo.
Il giudizio complessivo tiene comunque inevitabilmente conto delle immagini e delle atmosfere che la Trattoria è riuscita a trasfigurare nella nostra immaginazione, della prorompente empatia profusa dalla signora Zaira, in particolar modo nei confronti di Jesus – despota più che monarca illuminato di questo spazio – ,che impone d’imperio la sua personale ed istintuale valutazione finale, nonostante i toni e gli entusiasmi più contenuti dell’Ing. Marrocu il quale, lo segnaliamo per onore di cronaca, eccepiva per un incomprensibile (dal suo punto di vista) eccesso di generosità. Sta a voi ora, giudicare.


VALUTAZIONE “Da Zaira”: Tre Burricchi.
Trattoria Da Zaira Indirizzo: Via Sassari 52, Cagliari
Telefono: 070 668991 ‎    [mostra in google maps]
 

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gen 8 2011

Ristorante Jannas – Cagliari

 Scritto da Jesus | 10 commenti | Commenta

Jannas - Interni

Jannas – Interni, Ing. Marrocu


Un inatteso bagno di luce. Venti gradi all’ombra, poche nuvole nel cielo. Un lontano accenno di primavera fa da contorno ideale alla prima ciccionata del novello anno.
Lietamente riuniti, per l’occasione, i tre Triumviri ufficiali: Jesus, il Raschione Ettore, e lo stimatissimo Ing.Marrocu che, confermando un innato spirito goliardico, regala ai divertiti colleghi, nel tragitto verso il ristorante scelto per l’occasione, un anticipo di antipasti aneddotici: singolari ed improbabili esperienze di gioventù, consumate tra le discrete e cupe mura condominiali.
Invero, una volta ancora, la traiettoria che ha accompagnato i Triumviri ufficiali verso la loro destinazione, non è stata ahimè la più efficiente e lineare. I burricchi hanno infatto dovuto subire un primo passaggio a vuoto, nei confronti di un altro noto ristorante cagliaritano, dalla denominazione spiccatamente melvilliana. Chiuso (di Sabato, chissà perché…): «Ettore, adesso puoi intuire perché nessuno rispondeva al telefono!».

Jannas - Polpi olio rucola limone

Jannas – Polpi olio rucola limone

Piano B, direzione Via Sardegna. Il ricettacolo della buona e cattiva cucina della Cagliari gastronomica; quartiere marina.
Dopo un breve vagare, i tre varcano la soglia di un ristorante dal nome ancestrale ed evocativo: Jannas (vedere commento lissa, ndr.).
L’esordio olfattivo non è dei migliori; la natura tufetica della ventilazione trasfigura l’antica origine della struttura, ma stranamente non riusciamo a tradurne gli aspetti estetici più positivi: l’ambientazione e l’arredamento sono piuttosto banali, seppur ben curati. Un eccesso disarmonico di variegate lampadine stona visibilmente con la sobria eleganza del soffitto in legno. Nell’unica sala squadrata, piuttosto ampia e con pareti in semplice muratura, sono presenti una dozzina di tavoli, un terzo dei quali accomodano gli occasionali avventori di oggi.

Jannas - Polpetti alla diavola

Jannas – Polpetti alla diavola


L’accoglienza riservata ai burricchi è più che positiva: estrema gentilezza e cordialità da parte del personale, finanche un qualche palpabile timore, pienamente giustificato dall’aspetto poco rassicurante dei triumviri in tenuta da combattimento alimentare (o se volete, in tenuta da pusher di quartiere, per quest’oggi, vedere foto in fondo ndr…).
I tre, come loro abitudine, si concedevano i rituali antipasti di mare, accompagnati da un eccellente vermentino “La cala” del 2009, delle cantine Sella&Mosca, che veniva testato con una certa efficacia scenografica dal raffinato palato (a dire la verità esclusivamente dall’olfatto) dell’Ing.Marrocu il quale ne sanciva, accompagnato da un accorato plauso di approvazione, la predominanza qualitativa in rapporto al parigrado Costamolino DOC, della medesima annata.

Gli antipasti, non certo particolarmente originali ed abbondanti, hanno avuto un incedere abbastanza contraddittorio. La prima portata era di qualità decisamente scadente: polpi conditi con olio rucola e limone, serviti eccessivamente freddi, duri, e dal sapore tutt’altro che significativo; seguivano invece degli ottimi polpetti alla diavola, divorati ed esaltati da Jesus e dall’Ing.Marroccu, fino all’onore di una ostentata ed eloquente scarpetta, sopraggiunta con l’esercizio pratico di buone bruschette, richieste e servite in merito di una perentoria istanza dell’esigente ingegnere.

Jannas - Capesante gratinate

Jannas – Capesante gratinate

Jannas - Pesce a scabecciu

Jannas – Pesce a scabecciu

Jannas - Cozze gratinate

Jannas – Cozze gratinate

Arrivavano infine, al tavolo degli ancora affamati Triumviri, un ottimo piatto di pesce a scabecciu, distintamente gustoso e delicato, cozze e capesante gratinate (non dissimili, per aspetto e per sapore, da semplicissime polpette di carne).

Jannas - Spaghetti ai ricci

Jannas – Spaghetti ai ricci


Su questi due ultimi antipasti Jesus, che non ha mai considerato il gratinare come positiva pratica gastronomica, non si pronuncia; registra invece l’approvazione condizionata dei due stimabili commensali, mentre censura gravemente l’operato del cuoco del ristorante, profusosi nell’imperdonabile difetto di presentare un piatto con otto cozze gratinate, da distribuirsi su tre esigenti palati, con pesante massimizzazione del modulo del risultato divisorio, che avrebbe potuto ingenerare gravissimi risvolti di carattere sociale e di ordine pubblico, se non vi fosse stato il cristiano sacrificio di Jesus, pronto a rinunciare al suo diritto acquisito. Altrettanto censurabile la decisione di interrompere qui l’articolarsi dei modesti antipasti, disattendendo l’attesa della (per noi consueta) zuppa di cozze e dei bocconi di mare: mediocri!

Jannas - Tagliatelle all'astice

Jannas – Tagliatelle all'astice

Senza indizio di maggior piacere, dobbiamo rendicondare sui primi piatti, scelti opportunamente dal menu del giorno: tagliatelle all’astice per Jesus e l’Ing.Marrocu, spaghetti ai ricci di mare per Ettore.
Sebbene gli spaghetti ai ricci del Raschione siano risultati gastronomicamente interessanti, dobbiamo valutare al di sotto della sufficienza le appariscenti tagliatelle, per effetto di uno sconsiderato eccesso d’aglio, che ha inesorabilmente sopraffatto qualsiasi richiamo al gusto di mare. 
Dobbiamo dire che se la ciccionata fosse finita qui, il ristorante avrebbe raggiunto una valutazione appena superiore il minimo sindacale.

Possiamo quindi contestualizzare come complessivamente positiva la non abbondanza delle prime portate, perché ha concesso ai Triumviri, paradossalmente, di degustare secondi piatti di ben altro spessore.

Jannas - Seppiette arrosto

Jannas – Seppiette arrosto

Jannas - Orata arrosto

Jannas – Orata arrosto

Jannas - Gamberoni arrosto

Jannas – Gamberoni arrosto

Trattasi di ottime (almeno dal punto di vista della genuinità e del gusto) portate arrosto: seppiette per Ettore, orata per Jesus, gamberoni per l’Ing.Marroccu. Dobbiamo invero nuovamente registrare un difetto di preparazione per quanto riguarda l’orata di Jesus e i Gamberoni arrosto dell’Ingegnere: un eccesso di cottura ha tradito una poco professionale e approssimativa premura da parte del cuoco. Inoltre, segnaliamo un sesquipedale vizio di natura estetica, evidenziato dall’utilizzo di scaglie di carote crude per i decori, che apparivano inevitabilmente cacocromatici.


Jannas - Semifreddo menta - fileferru

Semifreddo menta – fileferru

Jannas - Semifreddo al limone

Jannas – Semifreddo al limone

Jannas - Tiramisu

Jannas – Tiramisu

Decisamente più interessante la presentazione dei dessert: originale semifreddo menta-fileferru (Jesus), semifreddo al limone (Ing.Marrocu), tiramisu (Raschione Ettore).
I rispettivi gusti sono apparsi gradevoli ma, come tutte le pietanze fin lì assaggiate, non eccezionali. Per onore di cronaca evidenziamo, ad accompagnare i dessert, un ottimo bicchierino di moscato della casa, gentilmente offerto dal cameriere.

Jesus - Marrocu

Jesus – Ing. Marrocu


In funzione della colpevole assenza di liquore alla liquirizia nella carta dei vini, e per effetto della presenza del Triumviro Marrocu, che come suo solito premeva per consumare esternamente il caffè di fine pasto,  i tre commensali sceglievano a quel punto di terminare l’esperienza al ristorante Jannas, e cercare maggior fortuna sulla passeggiata coperta della via Roma.

Il costo complessivo del pasto è stato di euro 35 cadauno, eccessivo di almeno un 20% rispetto alla quantità e qualità di quanto offerto.
Nonostante alcuni accenti positivi e l’empatica gentilezza del personale, dobbiamo fare un forte sforzo di generosità per attribuire alla qualità complessiva del ristorante un secondo onorevole burriccu, che concediamo come esclusivo e invitante auspicio nel curare con maggiore attenzione i numerosi dettagli gastronomici per cui è stato rilevato difetto.



VALUTAZIONE “Da Jannas”: Due Burricchi.
Ristorante Jannas Indirizzo: Via Sardegna 85, Cagliari
Telefono: 070 657902    [mostra in google maps]
 

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