burricchi al Ristorante Jubilaeum
In quel di Cagliari, Viale Diaz, si ripropone l’ormai ancestrale rito pagano del Sabato, la liturgia dell’adipe, il sacrificio consumato di fronte all’altare dell’obesità.
Agnello sacrificale: la forma fisica del burriccu, che con un lento e inesorabile divenire, partito il giorno in cui si è conclusa la scommessa (XMas Donkey Challenge, ndr.), assume sempre più un aspetto sferico-ovoidale.
Il ristorante Jubilaeum accoglie il rito, esibisce i propri sacerdoti, in particolare una graziosa e gentile sacerdotessa di nome Miriam.
Il ciccione è inerte, passivo, accoglie e ingurgita qualsiasi cosa gli si proponga davanti. I consueti buonissimi e abbondanti antipasti di mare (ricordarli tutti aimè mi è difficile, ma non posso scordare la favolosa bottarga ai carciofi e le cozze crude gustate con il limone), che già di per sé costituirebbero un pranzo più che soddisfacente, sono solo l’inizio.
Il primo è d’obbligo, il secondo è cortesia. Il burriccone vorrebbe sottrarsi, ma i due commensali, Jesus e il raschione Ettore lo sovrastano nelle intenzioni, tanto da costringerlo alla immediata e incondizionata resa.
Nota assolutamente negativa, che condiziona in maniera determinante il giudizio complessivo del ristorante, è la richiesta della cameriera, al momento della comanda dei primi piatti, di accomunare l’ordinazione di tutti, evitando ciascheduno una portata differente, per dispensare di eccessive “fatiche” la cucina; atteggiamento del tutto censurabile, che pregiudica in modo insanabile, nei termini della sintesi valutativa, qualsiasi aspetto positivo legato alla fattura delle portate proposteci.
Ad ogni modo, considerando che il burriccu si sentiva già sazio, dopo un gustosissimo risotto alla pescatora, avendo volentieri, a suo dire, evitato il secondo, prendeva l’iniziativa di ordinare qualcosa di leggero e modesto: calamari fritti.
Il rituale è stato condito da due interessanti collegamenti con il mondo esterno. In primo luogo con l’Anziano, ricordato al momento della comanda di Jesus, che gogliardicamente cercava di ordinare il già promesso e mai consumato “pagello”, salvo poi declinare verso una meno bizzarra orata arrosto.
I burricchi, dopo mesi di tentativi andati a vuoto, riescono a strappare al sempre ospitale Anziano, l’invito per una cena nella sua nuova dimora: “una pizza, un gelato e poi vi levate dai c…” . Un resoconto dettagliato del ghiotto evento verrà documentato prossimamente su queste pagine.
Secondo lieto intermezzo, tra un boccone è l’altro, é la chiamata via Skype (che classe), compiuta verso lo stimato dottor Melis. Intento della chiamata, da parte del disinteressato Jesus, era non tanto sentire il dottore stesso, quanto sfoggiare le potenzialità del suo Nokia Navigator e cercare di carpire qualche interessante informazione che riguardasse VV.
A prescindere dal fatto che si mangi o meno il secondo perché si é già sazi, il ciccione non può terminare il suo pasto senza qualche lipidico delicious della casa, nella fattispecie: tiramisu!
Per la cronaca, ad essere onesti, il dolce finale non é stato molto apprezzato dal burriccone, tant’è che l’unico che ha spazzolato per bene il piatto è stato lui.
Il rituale si conclude con gli immancabili caffé e amari di fine pasto, e le consuete lamentele (sempre postume) del ciccione, su quanto sta mangiando nell’ultimo periodo, quanto sta spendendo (susunku), salvo poi domandarsi dove si può andare a mangiare il prossimo Sabato.
Sabato prossimo, sapremo.
VALUTAZIONE “Jubilaeum”: Un Burriccu. | |||
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Ristorante Jubilaeum |
Indirizzo: Viale Diaz 37, Cagliari Telefono: 070654673 [mostra in google maps] |
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