☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
set 26 2011

Ristorante Da Barbara – Solanas

 Scritto da Jesus | 4 commenti | Commenta

Da Barbara – Bottarga


L’esordio non comune di uno splendido piatto di foglie di bottarga, scenograficamente accomodate su una raffinata ceramica bordata d’azzurro mare, introduce, per i nostri appassionati e recidivi lettori, l’esperienza culinaria di questa settimana.
L’anomalo accomodamento topologico, della rappresentazione idiografico/digitale alla pre-introdotta succitata prelibatezza, è indice e sublimazione, nella entropica distribuzione delle ebbre sinapsi presidenziali, di una corrispondente anomalia logistica che ha interessato, malgrado le perplessità ripetutamente espresse da Jesus, la scelta della dislocazione odierna.

Da Barbara – Interno


Perplessità legata non tanto alla qualità del ristorante – che per ragioni toponomastico/ affettive non potrebbe mai essere a Jesus inviso –  ma piuttosto per la pleonastica replica di una esperienza alimentare estiva, avvenuta in abiti borghesi e senza le gloriose orecchie asinine, elemento fondamentale dell’uniforme ufficiale da Triumviro.
Esperienza che, nonostante le buone impressioni allora ricevute, non era di sufficiente stimolo per una sortita notturna di tale proporzioni, nata per l’eccessiva accondiscendenza del Raschione Ettore nei confronti di un capriccio ripetuto e molesto dell’Ingegner Marrocu, che intendeva così sbafare un alloggio gratuito nel vettore di ritorno. OMISSIS !!!

Da Barbara - Antipasti mare

Da Barbara – Antipasti di mare


Elemento invero positivo della serata, la estemporanea e gradita presenza di una figura sempre più spesso amabilmente dipinta entro la cornice barocca di questo blog. Trattasi dello stimato Ing. V.O., nuovamente ospite della scuola pittorica di Jesus, per effetto stavolta non di una rinnovata assistenza meccanica alla 150 cv imperiale, ma come parziale rimborso per un promesso e non consumato accordo di libera muratorìa.
Non trattasi ovviamente di questioni legate al grand’Oriente cagliaritano, ma di più pittoresche allegorie delle veraci maestranze edìli locali.

Da Barbara – Spaghetti al granchione



Ristorante “Da Barbara” quindi, localizzato poco fuori della località marittimo/balneare di Solanas, frazione del comune di Sinnai, da non confondere con la meno nota appendice urbana della cittadina lacustre di Cabras, in provincia di Oristano.
Il locale si dispone giusto lungo la celeberrima e panoramica litoranea per Villasimius, ed esternamente si presenta come un poco più che anonimo centro di ristoro on the road. La sala interna appare invece ben più accattivante, con moderni arredi color panna chiaro, luci ben dosate, tavoli – con tovaglie in raso -, densamente distribuiti (forse troppo) per coprire e sfruttare ogni utile metro quadro.

Da Barbara – Fregola con le arselle


Numeroso e piuttosto preparato il personale in sala: alcuni giovani camerieri, supportati da una gentile e sempre sorridente signora (Barbara?) oltre ché da un più tenebroso ed accigliato signore di mezza età.
Inevitabile la proposta e l’acquiescenza in merito ad un esordio con antipasti di mare. Imperativa, ahimè, la scelta dei vini, condizionata dalla scarsità di proposte residue della cantina; proposte di fascia alta invero, suggerite da uno spigliato giovinetto sommelier: strepitoso IGT bianco Ruinas dei colli del Limbara, cantine Depperu, seguito da un più impegnativo e corposo Cerdeña di Argiolas, sempre IGT.

Da Barbara – Grigliata mista


A dispetto della vanagloriosa teatralità dell’Ing.Marrocu, prodotta durante il rituale di approvazione dei vini, dobbiamo ritenere errato l’ordine cronologico della loro presentazione. Il Cerdeña si sarebbe in effetti ben meglio sposato con il fantastico piatto di foglie di bottarga – di muggine e di tonno -, primo sacrificio offerto alla ainina alimentar bramosia. Gli antipasti che sono seguiti, compresi tra le foglie di bottarga ed una eccezionale pietanza di cozze e arselle marinate, sono però da ritenersi complessivamente non di parimenti commisurata qualità: insalata di polpo, gamberi alla catalana con pomodorini freschi, acciughe marinate, insalata di mare e tonno alla catalana.

Da Barbara – Creme caramel


I primi piatti hanno di certo determinato una svolta positiva nel procedere della cena. Superba fregola con le arselle per l’ing.Marrocu, succulenti ed opulenti spaghetti “al granchione” – capra di mare – per i rimanenti commensali, che hanno faticato non poco nel recuperare una dignitosa condizione di ordine e pulizia della tavola, momentaneamente trasmutata in campo di battaglia per cesoie e chele da combattimento. Gloriosi!
Scenografica e di buona appetibilità la grigliata mista ordinata come secondo piatto: seppiette, gamberoni, trancio di tonno arrosto e orata.

Da Barbara – Tiramisù



Ottimi invece i dessert: spettacolare creme caramel per l’Ing.Marrocu, tiramisù per il V.O., originale sorbetto al mirto – color vinaccia – per Jesus ed Ettore.
La cena si concludeva con un liquore al mandarino – in luogo di un deprecato “anima nera”, mediocre succedaneo della liquirizia – mirto per il V.O. e un anti-soporifero caffè per Jesus.
Costo cadauno dell’esperimento, 66 euro circa (in realtà 70+40€ per l’Ing. Marrocu, 70×2-40€ per Jesus, 68€ per il Raschione, for free per il V.O.), sicuramente ben al di sopra – al netto del prestigioso nettare – rispetto al dovuto ideale, in funzione di qualità e servizio prodotti durante la serata.

Da Barbara – Ruinas

Da Barbara – Cerdeña


Di difficile sintesi, la rappresentazione semiotica fin qui sviluppata. Ristorante di certo ben organizzato e di ottime potenzialità in termini di cucina e di servizio, che però ha proposto alcuni piatti di certo non all’altezza di una sempre auspicabile e ricercata eccellenza. Il giudizio finale oscilla quindi tra i due  – a favore per tale votazione c’è l’acredine nei confronti di una inutile scampagnata per accontentare Marrocu; contro la pressione di Ettore per un giudizio negativo, nonostante fosse stato lui a decidere insensatamente la location per accontentarlo – e i tre – a favore l’allineamento del nome verso gli appetiti sentimentali presidenziali – burricchi. In definitiva, 2.51 burricchi, misericordiosamente arrotondati a tre.


VALUTAZIONE “Da Barbara”: Tre Burricchi.
Ristorante Da Barbara Indirizzo: SP 76 per Villasimius, Solanas-Sinnai
Telefono: 070750630 [mostra in google maps]

 


 Condividi su Facebook 

4383
Valuta il Ristorante
Thanks!
An error occurred!

set 17 2011

Ristorante Ada – San Sperate

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta
Ada - Interno

Ada – Interno Ing. Marrocu, Raschione Ettore

 

«E LA ADA SI VIDE DIVISA DA ALE».
«E MAI, ADA, LA DAI A ME»!  (*)

Scusandoci innanzitutto per le due palindrome didascalie, che propongono, con irriverente audacia, i verosimili pensieri che potrebbero folgorare tra le asinine orecchie di due evergreen Triumviri ufficiali – Ing. Marrocu (men noto Ale) e Raschione Ettore – con lo scorgere una qualsiasi figura femminile, ivi trasfigurata e sinteticamente con-figurata dal palindromo ADA, nonché rendendo venia alle vicine e lontane amiche e fan, che tal bel nome per la loro vita portano, iniziamo la disanima del ristorante di quest’oggi.

Ada - Insalata di Mare Burrida Cernia

Ada – Insalata di Mare, Burrida, Carpaccio di cernia

 

E la iniziamo, codesta lunga disamina, in terra lontana; navigando nella notte sul bastimento – la pacchiana 150 cv di Jesus – carica di burricchi, che risale il rio ss 130 e i suoi affluenti, fino ad attraccare su una banchina della centrale Via Cagliari, suggestivo porto e approdo storico del Paese di San Sperate.
Santu Sparau, terra ricca di storia d’antichissima memoria, di arte, di cultura, di splendidi murales, di attenzione per l’ambiente, per l’agricoltura biologica e sinergica, per la buona tavola, e non povera di persone che riescono a indirizzare e concentrare tutto questo, in un’unica ristretta e splendida agorà alimentare,
che di tutta una città riesce a diventare simbolo e prezioso monile.
E’ un monile indistinto, poco sgargiante, forse nascosto o perduto tra i solchi, nella terra di un orto cresciuto e curato con le idee e i precetti delle coltivazioni rispettose dei delicati e fragili equilibri della natura.

Ada - Mustela Cardi selvatici Melanzane

Ada – Mustela rucola e grana, Cardi selvatici, Melanzane

 

Il monile di cui si parla, è il Ristorante, Bar, Pizzeria – Art-Caffè Ada, per l’appunto, sito in Via Cagliari, nella cittadina di San Sperate, a una ventina di km da Cagliari stessa.
L’impressione d’impatto, all’ingresso del locale verso le 21.05 di Venerdì sera, non è a dire il vero entusiasmante.
Varcata la soglia del ristorante ci si imbatte subito nel piccolo bancone del Bar, dove alcuni ebbri avventori indigeni, interagiscono empaticamente
(ed ovviamente empiricamente) con le graziose ed indaffaratissime cameriere, che a dire il vero non sembrano curarsene più di tanto.

Ada - fichi d'india Peperoncini Provola e Pere

Ada – Fichi d'india, Peperoncini, Provola e Pere

 



All’interno del locale possiamo individuare due piccole sale laterali. La prima, abbastanza convenzionale, con ampi tavoli squadrati in legno e tinteggiatura uniforme, è quella in cui inizialmente ci fanno accomodare, giusto di fronte all’ingresso della cucina.
Su questo ultimo dettaglio Jesus, non gradendo il frenetico viavai del personale, si impunta e pretende una collocazione più adeguata.  Il giovane gestore/proprietario, anziché provvedere ad assestare un colpo di remo risolutivo, sulla schiena al capriccioso presidente burriccu, volentieri asseconda la sua richiesta.

Ada - Antipasti Fritti

Ada – Verdure Fritte

 

La sala seconda è di per sé una piccola perla incastonata nel monile ma, ahimè, longitudinalmente sfigurata da alcuni elementi di dubbio gusto.
Strutturalmente appare, parimenti alla prima, come un largo corridoio, arredata e decorata con splendide sedie e tavoli in vetro e ferro battuto, bei lampadari a goccia, sgargianti pareti bicromatiche – color verde e arancio accesi, assegnati in maniera esclusiva a ciaschedun lato – che fanno da sfondo a numerose ed accattivanti opere pittoriche neo-futuriste, dell’artista locale Raffaele Muscas.  Da Segnalare due splendide tele con trasfigurazioni antropomorfe, dai tratti sinuosi e delicati, accostate alla spigolosità di irregolari strutture in pietra, forse a rappresentare due diversi modi di percepire la spiritualità umana, al cospetto della cruda realtà della Madre Terra.

Ada - Ravioli all'arancia

Ada – Ravioli all'arancia

 

Tale mostra d’arte permanente – le opere sono in vendita, come sottolineato dall’originale sottopiatto di carta – è solo una delle numerose iniziative culturali, didattiche, alimentari, di cui il ristorante Ada è catalizzatore. Per maggiori informazioni, vi rimandiamo al loro non aggiornatissimo sito internet.
Questa sensibilità per l’arte e la cultura non ha però impedito, allo sconsiderato designer, di deturpare una così piacevole ambientazione, disponendo su una parete terminale della sala degli orribili frigoriferi per le bevante e, sul lato opposto, una vistosa TV LCD. Censura grave!

Ada - Ravioli carciofi e ricci

Ada – Ravioli carciofi e ricci di mare

 


Il servizio, soprattutto all’inizio della serata, è particolarmente lento e approssimativo. Il gestore è l’unico autorizzato a prendere le ordinazioni per cui, data la sua naturale gentilezza e predisposizione all’interazione con il cliente, impiega circa 10 anni prima di avvicinarsi al tavolo dei burricchi dove, un irrequieto e intollerante Jesus, aveva già riempito di insulti il Raschione Ettore per la scelta della location: «spero che siamo venuti a casino per qualcosa!»
Inevitabile scegliere gli antipasti, che nel menu sono di terra e di mare. Almeno riguardo quelli di terra, diciamo subito che, per la quasi totalità, gli ingredienti sono di produzione diretta del ristorante, o dei patner collegati. Produzione, come su accennato, di origine sinergica (“biologica estrema” come definita dal proprietario).

Ada - Ravioli branzino e asparagi

Ada – Ravioli branzino e asparagi

 

Ordiniamo il vino dalla immensa cantina di vini e birre artigianali superiori (il numero  indicato di cinquecento è da verificare!): un bianco vermentino Tuvaoes DOC delle cantine Cherchi di Usini, che arriva giusto contemporaneamente ai primi antipasti, tanto da creare un qualche scompiglio organizzativo sul nostro tavolo.
Purtuttavia, è bastato un primo assaggio per far scomparire ogni sorta di intolleranza ambientale.
Gli antipasti sono, seppure non elaborati, genuili, particolari e assolutamente sopra la media in termini di bontà assoluta finale.

Ada - Parfait

Ada – Parfait

 



Su gradevoli porcellane, ben geometricamente distribuiti, venivano serviti: insalata di polpi, cozze e gamberi, delicatissima burrida, carpaccio di cernia alla catalana con sedano e pomodorini tritati, cardi selvatici,  melanzane arrosto con cipolline in agrodolce, mustela (lonza di maiale) con rucola e grana, peperoncini ripieni alla crema di tonno, deliziosi involtini di fico d’india con prosciutto crudo, eccezionali pere con provola affumicata. Gli antipasti si concludevano con una serie di particolarissime verdure fritte, dai sapori spiccatamente selvatici ed autunnali: frittelle di foglie di salvia e formaggio; frittelle di spinaci, fiori di zucca e, per concludere, polpettine di carne. Deliziose.

Ada - Tiramisù alla pesca

Ada – Tiramisù alla pesca

 

Diciamo, a questo punto, che la cena è stata scandita dalle periodiche “uscite”, verbali e logistiche, da parte dell’Ing.Marrocu:

«Ma secondo voi è normale dimenticarsi il portafogli a casa quando si esce?».
«Beh, per un susunku sì, è normale!»

Dopo gli antipasti, ai burricchi veniva proposto un concordato trittico di ravioli, prodotti artigianalmente: ravioli all’arancia (deliziosi), ravioli ai carciofi e ricci di mare (ottimi nonostante non fosse stagione di ricci), ravioli al branzino e asparagi. Assolutamente ineccepibili!

Ada - Tuvaoes

Ada – Tuvaoes

 


In virtù dell’abbondanza dei primi, oltre ché della decina di antipasti assaggiati, e visto che i tempi della cena stavano ormai protraendosi verso le tre ore, i Donkey sceglievano di passare direttamente al dessert.
Anche questi, artigianalmente preparati, non tradivano le attese: semifreddo “Parfait” alle pesche per l’Ing.Marrocu, tiramisù alla pesca – che di tiramisù aveva poco o niente, ma comunque buonissimo! – per Jesus e il Raschione Ettore.
Con un semplice caffè per Jesus e due eccellenti liquori alla liquirizia per i rimanenti commensali, terminava quindi la cena.
Costo complessivo, 38€ cadauno, da giudicarsi ben adeguato, se non in difetto di alcuni euro per la qualità di quanto assaggiato.

La qualità della cucina – ed in particolare degli ingredienti – del ristorante Ada, è assolutamente da segnalare per rare genuinità ed eccellenza, con riferimento specifico alle modalità di approvvigionamento delle materie prime.

Assolutamente da vivere, inoltre, le iniziative artistico/culturali di contorno all’attività metabolica.
Meno positivi, invero, l’organizzazione del servizio e i plateali difetti di ambientazione, che trattengono il ristorante dal diventare un punto di riferimento assoluto e inestimabile diamante della ristorazione isolana.
Comunque, una meta imprescindibile per chi è amante della cucina più genuina e ricercata.

(*) palindromi liberamente tratti da questa pagina


VALUTAZIONE “Ada”: Tre Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Ada Indirizzo: Via Cagliari 21, San Sperate – CA
Telefono: 0709600972    [mostra in google maps]
 

 Condividi su Facebook 

4318
Valuta il Ristorante
Thanks!
An error occurred!

set 11 2011

Ristorante La Tana del Gusto – Cagliari

 Scritto da Jesus | 9 commenti | Commenta
La Tana del Gusto - Interno

La Tana del Gusto – Interno

 

Batte feroce il sole, nella mattina inoltrata di Sabato, sulle accaldate teste dei cagliaritani, che assaporano le ultime non docili carezze di una lunga, inarrendevole Estate.
Arriva dall’alto il riverbero della luce, sull’oscuro strapiombo dei ricordi della recente storia del Donkey Challenge, quivi ripropostovi nella sua veste originale: un abbondante e improvvisato pranzo pre-domenicale.
Irrompe dall’alto il languido chiarore del cielo, a riscaldare e accendere l’animo forte dell’omni-presente Raschione Ettore, ed alleviare così il tenebroso pensiero di una ciccionata che, di lì a poco, si sarebbe consumata senza l’amabile supporto scenico dell’ormai impegnatissimo (non è ben chiaro per cosa) Ing. Marrocu, nell’occorrenza rivelatosi – dobbiamo denunciarlo – assente ingiustificato.

La Tana del Gusto - Antipasti di mare

La Tana del Gusto – Antipasti di mare

 

Piove dall’alto (rain down from a great height) la luce che irradia la sala del ristorante “La Tana del gusto”, ricettacolo e taumaturgico altare per l’ebdomadario rito di quest’oggi, condotto e celebrato da un Jesus ottenebrato dalla fatica, per effetto di una transitoria quanto indesiderata mutazione dal suo status di illuminato ciccionatore della Domenica, verso quello di improvvisato manorba del Sabato, suo malgrado antelucanamente destato da un iperattivo parente tuttofare: «non li voglio i tuoi cento euro per pagarmi un operaio»!
L’ampio e squadrato lucernario sul soffitto, parzialmente colorato con sfumature tenui, è la caratteristica, il cuore pulsante del ristorante, e ne conduce, inevitabilmente  e radicalmente, lo stile.

La Tana del Gusto - Antipasti

La Tana del Gusto – Antipasti

 

Superato un piccolo vestibolo d’ingresso, a cui si accede direttamente dalla centralissima Via Pergolesi in Cagliari, ci si accomoda nella sala principale, il cui impatto espressivo si colloca nell’idea di un piccolo cortile chiuso, tinteggiato sulle tonalità del bianco e dell’oro, circondato da raffinate colonne decorative in gesso e impreziosito da numerosi palmizi ornamentali.
Meno grazioso (e fuori dal contesto) è il rumoroso TV LCD 42 pollici, mentre risulta del tutto assente un adeguato impianto di riproduzione acustica che possa creare una giusta atmosfera.
L’arredo in arte povera è completato  da una appariscente ed ampia credenza di colore scuro, collocata sul lato Sud-Est della sala.

La Tana del Gusto - Spaghetti arselle bottarga

La Tana del Gusto – Spaghetti arselle bottarga

La Tana del Gusto - Fregola con arselle

La Tana del Gusto – Fregola con arselle

 

Al nostro arrivo sono pochi gli avventori che si intrattengono nel desinare. Una gentile ed esteticamente apprezzabile cameriera ci fa accomodare e ci mette da subito a nostro agio, con toni cortesi e informali. Il Raschione Ettore ordina il vino: vermentino Is Argiolas D.O.C di Selegas.
Scelta irrinunciabile dal menu per i Donkey, l’assaggio di antipasti di mare assortiti, che venivano di lì a poco serviti nel seguente ordine: seppiette in umido con olive, pesce a scabecciu, burrida (molto delicata, eccellente!), cozze con pomodorini, ottimo carpaccio di pescespada con limone. Seguivano, poi: baccalà scaloppato con limone, bocconi di mare, baccalà in umido con aglio e prezzemolo, aringhe affumicate.

La Tana del Gusto - Grigliata mista

La Tana del Gusto – Grigliata mista

 

In merito alla seconda serie degli – complessivamente numerosi – antipasti, dobbiamo registrare una spiccata propensione da parte del cuoco all’utilizzo del limone, ma una altresì eccessiva generosità nel dosaggio del condimento.
Ci riferiamo in particolar modo alle aringhe affumicate, la cui salinità potremmo senza enfasi ritenere prossima a quella del Mar Rosso. Sebbene buon senso avrebbe dovuto interdire Jesus dal procedere oltre un primo esplorativo assaggio, l’effetto pratico, in conseguenza della sua innata barrosaggine, è quello di una progressione geometrica nel consumo delle bevande analcoliche, tanto da comportare un fastidioso sovraccarico in senso metabolico.

La Tana del Gusto - Torta al formaggio

La Tana del Gusto – Torta al formaggio

 

Discreti i primi piatti scelti: fregola con arselle per il Raschione, spaghetti arselle bottarga per Jesus.
Secondo piatto comune per i due, una appariscente grigliata mista composta da gamberoni, seppiette, spigola e orata.
Da segnalare, a questo punto due gustosi episodi. Dapprima l’irruzione in sala da parte del cuoco, che con attitudine da Alì Babà, riusciva a trascinare lateralmente una parete per accedere all’esterno, con l’intenzione di movimentare una manopola del gas; secondo episodio, legato all’attitudine di Jesus nel riuscire ad imbrattare qualsiasi capo di abbigliamento indossi durante il pasto.

La Tana del Gusto - Is Argiolas

La Tana del Gusto – Is Argiolas


Nell’occasione, la colpa è da attribuirsi al naturale ripieno di una dispettosa ed eversiva seppietta arrosto. Inconveniente risolto, grazie al profuso utilizzo di uno smacchiatore spray, messo in precedenza a disposizione dalla cameriera, in conseguenza di un altro evento della medesima natura.
Il pranzo poteva quindi concludersi con il dessert: un buon sorbetto al limone per Jesus, non terminato a causa dell’eccesso di liquidi fin lì assimilati, e una sublime torta al formaggio con crema di pere, per un entusiasta Raschione.
Conclusione finale con due caffè  e un buon liquore di liquirizia “arregolizia” per Ettore. Costo complessivo del pasto 35€, complessivamente equilibrato, e volutamente rimpinguato con 10€ di mancia, in ringraziamento della gentilezza del personale.
L’ambientazione de “La Tana del Gusto” è certamente particolare e suggestiva – almeno di giorno – per effetto della luce particolare che filtra dal lucernario, anche se dobbiamo dire che potrebbe esser meglio valorizzata.

La cucina del ristorante è da giudicarsi invece mediamente discreta, con una eccellenza nei dessert e nella gentilezza del personale. Comunque, di certo, un ambiente piacevolmente accogliente per ogni conviviale occasione.


VALUTAZIONE “La Tana del Gusto”: Due Burricchi con menzione speciale.
Ristorante La Tana del Gusto Indirizzo: Via Pergolesi 1/B, Cagliari
Telefono: 0707543153    [mostra in google maps]
 

 Condividi su Facebook 

4269
Valuta il Ristorante
Thanks!
An error occurred!

set 4 2011

Ristorante Dr.Ampex – Cagliari

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta
Dr.Ampex - Interno

Dr.Ampex – Interno

 

Scorre veloce il nastro sulla bobina. Metafora psichedelica dell’incessante incedere della vita, impressione della limitatezza del tempo entro un istante infinito, espressione della costrizione del passato nella sfuggente realtà dell’adesso, impertinente pretesa di concedersi al futuro, oltre i confini di un inevitabile nulla.
Scorrono veloci le ultime giornate d’Estate per il gruppo storico dei burricchi Triumviri e per chi, occasionalmente e nonostante la non più recente capitis deminutio maxima, si atteggia ancora come tale, intravedendo nelle poche immagini in cui gli è concesso di apparire, l’occasione per assumere pose da sintomatico mistero, così come una rotondeggiante foca artica potrebbe sguizzar fuori dall’acqua gelida, nell’unico inatteso spazio di luce, offerto dalla interminabile calotta polare.

Dr.Ampex - Antipasti

Dr.Ampex – Antipasti

 

Venerdì notte. Cagliari caldissima e afosa. L’umido dell’aria trasuda dalle pareti del centro storico e trans-luccica sulla pelle di chi, tra gli affannanti burricchi, ha superato ormai da tempo la soglia limite della decenza lipidica (leggi burriccu Pg). Need a new Donkey Challenge?
Ventidue della sera. L’orario non è esattamente da cena al calar del sole, ma i due Triumviri ufficiali Jesus e Raschione Ettore, volentieri decidono di venire incontro alle esigenze professionali dell’irriducibile Ing.Marrocu, ritoccando di sessanta minuti, il rendez vous canonico delle ciccionate post-crepuscolari.
Luogo stabilito per l’appuntamento, le pittoresche e strette stradine intorno alla Via S.Giacomo, prezioso e non altezzoso scrigno dei segreti, che accoglie e custodisce la nostra destinazione finale.

Dr.Ampex - Antipasti vari

Dr.Ampex – Antipasti vari

 

Nascosto dietro una graziosa porticina in legno, ben decorata ed integrata nella via S.Giacomo, si affaccia il gioiello alimentare di quest’oggi: Ristorante Dr.Ampex.
Il nome rievoca il non lontano passato artistico/musicale del suo proprietario, il Sig. (anzi Dottore in medicina -?-, per quanto abbiamo potuto apprendere da google) Giampaolo, persona di rara gentilezza e affabilità, capace di mettere a proprio agio i propri clienti, interagendo con discreta e misurata empatia al momento di raccogliere le ordinazioni o di servire le varie originali pietanze proposte, ciascheduna piacevolmente accompagnata da una puntigliosa didascalia verbale.

 

Dr.Ampex - Funghi e bottarga

Dr.Ampex – Funghi e bottarga

 

Tale ricercata compostezza di impronta squisitamente domestica, trasfigura nella sobria eleganza dell’interno del ristorante, che richiama nello stile e negli arredi, l’accogliente sala da pranzo di una inattaccabile famiglia medio-borghese isolana.
La sala è ben climatizzata, e dei piccoli ma frenetici ventilatori da soffitto regalano agli avventori  un attimo di nostalgia in gusto retrò, richiamando alla memoria i tempi in cui, secondo quanto raccontato dallo stesso Dr.Giacomo – alias Dr.Ampex -, le vecchie mura accoglievano un rumoroso disco-pub in voga nella città.
Oltre che dal Dr.Ampex, il servizio – rigoroso ma alla mano – veniva garantito da un’energica quanto elegante signora in abito nero, oltre ché da qualche baluginante collaboratore.

Dr.Ampex - Pasta gamberi e scampi

Dr.Ampex – Pasta gamberi e scampi

 

Con l’accomodarci nello spazioso tavolo a noi riservato, venivamo accolti, per spezzare da subito la fame, da un gustoso anticipo di antipasti: delizioso pane guttiau con pomodorini freschi.
Comandate le bevande analcoliche e il vino bianco – un felicemente intenso vermentino D.O.C. Issu (che nel nome si contrappone alla coniugazione del Deu di Jesus), delle cantine  Altea di Serdiana – seguiva poi una serie di nove originali e gustose portate, a cavallo tra i sapori di terra e mare; quantunque il numero considerevole di pietanze sarebbe potuto apparire in eccesso per il corretto equilibrio dimensionale della cena, in realtà queste ultime risultavano assolutamente ben misurate, sia in considerazione della dose pro-capite assegnata, sia dal punto di vista del registrato apporto calorico complessivo.

 

Dr.Ampex - Gamberi al forno

Gamberi al forno

Dr.Ampex - Calamari fagiolini e carote

Calamari fagiolini e carote

 

Possiamo ricordare quindi, nell’ordine: singolarissimo piatto composto da  bruschettine con marmellatina e gorgonzola su base di prosciutto crudo di parma e involtini caldi di lardo di colonnata su prugne secche (eccezionali), bruschette con friarielli e sardine, carpaccio di tonno affogato in pomodorini tritati, carpaccio di bue rosso con rucola, grana e funghi, deliziosa insalata riccia con ricotta, alici e noci, insalata di dentice in letto di sedano, polpo marinato con fagiolini sbollentati, frittura di verdure miste e polpettine di carne. Gli antipasti terminavano quindi con una originale composizione di funghi e bottarga. Da segnalare, inoltre, che le bruschette con friarelli e sardine, ci sono state riproposte, come omaggio dello chef (?), sul finire della cena.

Dr.Ampex - Dessert

Dr.Ampex – Dessert

 

I primi piatti venivano concordati direttamente alla fine degli antipasti: tagliolini gamberi e scampi, a dir poco superlativi, nella loro semplicità.
Terminata la pasta, esclusa la possibilità di procedere con l’ordinazione di pietanze arrosto – anche data l’ora tarda -, si decideva velocemente per l’assaggio di due pietanze cotte al forno: gamberi cucinati con vino bianco, e calamari in umido con asparagi e carote. Purtroppo dobbiamo registrare, per quanto riguarda il salto tra primi e secondi, una netta involuzione della eccellente qualità, non sappiamo se legata all’approssimarsi dell’orario di chiusura della cucina.

Dr.Ampex - Issu DOC

Dr.Ampex – Issu D.O.C.

 

Dopo una pressante interazione del – non ineditamente – irrequieto Marrocu con il Dr.Ampex, articolatasi in lunghe pause sigaretta fuori dal locale e non meglio inquadrabili discussioni di filosofia spicciola, la cena poteva concludersi con i dessert: sobrio sorbetto al limone per Jesus, spumeggiante millefoglie con crema pasticcera guarnita ai frutti di bosco, per i restanti commensali.
Caffè, liquori alla liquirizia e mirto per Jesus concludevano quindi questa ennesima sessione di lavoro. Costo finale 30€ cadauno, assolutamente al di sotto del corrispettivo ideale dovuto.
Nonostante la sbavatura nei secondi piatti, da ipotizzarsi episodica, dobbiamo ritenere la cucina di Dr.Ampex, seppur non estremamente ricercata, del tutto originale e in grado di reggere la sfida dei palati più attenti ed esigenti.
L’atmosfera del locale e la gradevolezza del servizio, rendono di certo il ristorante un luogo ideale per piacevoli serate, all’insegna della rilassatezza e del buon mangiare. In sintesi, votazione finale: tre Burricchi, meno meno.


VALUTAZIONE “Dr.Ampex”: Tre Burricchi.
Ristorante Dr.Ampex Indirizzo: Via San Giacomo 31, Cagliari
Telefono: 070658199 [mostra in google maps]

 Condividi su Facebook 

4214
Valuta il Ristorante
Thanks!
An error occurred!